“Non smetteva di piangere”: uccisa a nove mesi nella culla

7 Febbraio 2019 - 8:39

“Non smetteva di piangere”: uccisa a nove mesi nella culla

“Non smetteva di piangere”: uccisa a nove mesi nella culla

Condannato a 18 anni Eughenii Tripadus, 27enne di origini moldave. Il primo settembre del 2016 uccise, scuotendola violentemente, la figlia neonata di una cugina che gli avevano affidato mentre i genitori erano al lavoro. Il fatto accadde a San Martino di Lupari nell’Alta padovana. Stando a quanto ricostruito davanti alla corte d’Assise di Padova, il ragazzo si sarebbe innervosito a causa del pianto della piccola, che aveva solo 9 mesi. L’avrebbe poi scossa provocando quello che in gergo medico viene definito «shaken baby syndrome», la sindrome del bimbo scosso. Una cosa ha provocato lesioni mortali.

Il pm Roberto Piccione aveva chiesto 25 anni per omicidio volontario, ma la Corte ha rideterminato il fatto in omicidio preterintenzionale. L’imputato non avrebbe avuto intenzione di ammazzare la piccola. La morte sarebbe sopraggiunta non per sua volontà. Tripadus, che prima dell’inizio del processo è andato in Moldavia, ha ricevuto anche la condanna a risarcire i famigliari della piccola con un milione e seicentomila euro.