«Non riesco a respirare, aiuto…» Paura negli spogliatoi, calciatori di 12 anni d’urgenza in ospedale
Intossicazione nello spogliatoio: 18 calciatori di 12 anni del Matelica finiscono in ospedale. E’ successo ieri pomeriggio dopo l’allenamento nel centro in provincia di Macerata: i baby atleti, dell’annata 2006, hanno cominciato ad accusare sintomi come cefalee, spossatezza e vertigini nello spogliatoio o appena usciti.
Sono in corso gli accertamenti, ma l’ipotesi più accreditata è quella di un’intossicazione da monossido di carbonio per il malfunzionamento di qualche impianto di riscaldamento. Sedici ragazzi sono stati portati all’ospedale Profili di Fabriano e da qui alla camera iperbarica di Fano, uno è stato ricoverato al Salesi di Ancona.
Sono 18 i giovanissimi calciatori di una squadra di Matelica rimasti intossicati da esalazioni di monossido di carbonio nello spogliatoio dopo un allenamento e «stanno tutti bene, questa è la cosa importante». Lo dice il sindaco Alessandro Delpriori.
«Nove sono stati portati alla Camera iperbarica di Fano – aggiunge – e sono già tornati a casa, gli altri sono nella camera iperbarica di Ravenna, dovranno fare un altro ciclo di ossigenoterapia perché lì seguono un diverso protocollo, ma le ultime analisi non hanno rilevato tracce di carbossiemoglobina» nei globuli rossi. Il sindaco ha effettuato personalmente un sopralluogo nello spogliatoio la scorsa notte insieme ai tecnici del Comune e ai vigili del fuoco e poi ha vietato l’uso della struttura. L’ambiente era saturo di monossido di carbonio e c’erano anche tracce di metano. «La causa più probabile è un guasto o un malfunzionamento della caldaia» dice ancora il sindaco, sottolineando che la gestione degli impianti riscaldamento non è del Comune, ma affidata ad una ditta concessionaria. «Però è strano – osserva Delpriori – l’impianto è nuovo, è del 2017 e a ottobre aveva ricevuto il bollino verde per la manutenzione e la pulizia». (Leggo)