“Non affitto a extracomunitari e meridionali”: razzismo a Milano
Ritorno al passato: alla Milano del Secondo dopoguerra, quella in cui apparivano i cartelli con la scritta “non si affitta ai meridionali”. Fabio De Pinto, giovane ragazzo barese venuto a Milano un paio di mesi fa, ha vissuto l’esperienza di uno spiacevole “viaggio nel tempo”. Su uno dei tanti gruppi Facebook dedicati alla ricerca di case e stanze si è imbattuto in un annuncio che faceva al caso suo: un monolocale in zona Bovisa offerto a 570 euro. Ha provato più volte a contattare l’autore dell’annuncio, senza ricevere risposte. Poi, all’ennesimo sollecito, la risposta è arrivata, lasciandolo basito: “Non affitto ad extracomunitari e persone del Sud Italia”.
Fabio ha poi pubblicato lo screenshot della conversazione in 6 diversi gruppi di Facebook, dove sono presenti più di 300.000 persone di tutte le nazionalità. I suoi post hanno ricevuto migliaia di interazioni. “Si è creato un vero e proprio movimento solidale nei miei confronti, ho ricevuto messaggi privati, commenti, proposte per affitti di stanze e case e tanto altro”. Come sempre c’è stato anche chi ha esagerato dall’altra parte, facendo generalizzazioni che non rendono giustizia alla maggior parte dei milanesi.