Neonata di 45 giorni è stata picchiata ripetutamente ed è stata lasciata morire. L’autopsia avrebbe mostrato gli esiti delle violenze subite dalla piccola. La vittima, colpita dal padre, avrebbe subito la rottura delle ossa del cranio.
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Il padre l’avrebbe colpita alla testa così forte da spaccarle le ossa. Poi lui e la madre non l’avrebbero portata in ospedale, lasciandola morire per insufficienza cardiorespiratoria. Questa la ricostruzione dei carabinieri, che ha portato all’arresto della coppia, lui 26 e lei 19 anni, ritenuti responsabili della morte della loro bambina di appena 45 giorni. La piccola è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta. La coppia aveva sostenuto che la piccola fosse morta nel sonno, ma gli accertamenti hanno svelato una realtà diversa.
Nelle prime fasi delle indagini erano stati sequestrati i cellulari dei genitori. L’analisi dei telefonini, e gli esiti dell’autopsia, hanno portato i carabinieri verso l’ipotesi dell’infanticidio. In particolare, secondo la ricostruzione che ha portato alla misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il padre avrebbe colpito violentemente la figlia al volto. Il colpo le avrebbe causato “un trauma contusivo-concussivo cranio-facciale, da cui sarebbe derivata una duplice frattura ossea e un ematoma subdurale emisferico sinistro, produttivo di encefalopatia da ipertensione endocranica”.
Poi i due l’avrebbero lasciata morire, non portandola in ospedale immediatamente.
Fonte: Fanpage
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