Il mistero della neonata abbandonata nel cassonetto: una storia senza risposte

8 Luglio 2023 - 13:08

Il mistero della neonata abbandonata nel cassonetto: una storia senza risposte

La neonata abbandonata, avvolta in vestiti e ancora coperta dalla placenta, è stata trovata dai soccorritori nel tardo pomeriggio del 28 aprile. Purtroppo, la bambina era già morta da diverse ore. Nonostante siano trascorsi più di due mesi, la sua storia rimane ancora sconosciuta. Le indagini condotte dagli inquirenti non hanno ancora ottenuto alcun risultato, come riportato dal Corsera.

Dopo un’attenta analisi di migliaia di ore di filmati provenienti dalle telecamere del quartiere e dopo aver interrogato ospedali, cliniche private e medici di base, l’inchiesta sembra essere arrivata a un punto morto. Nel corso dei mesi, le speranze degli investigatori della Mobile, guidati da Marco Calì, e del pm Paolo Storari si sono ridotte notevolmente. Al momento, si attende di ricostruire gli eventi legati a questa tragica vicenda.

Il corpo della neonata è ancora conservato in una cella frigorifera presso l’istituto di Medicina legale, in attesa di essere sepolto. Purtroppo, non ci sono indizi concreti che possano aiutare a comprendere le circostanze dell’abbandono.

I dati certi fino ad ora sono molto limitati. L’autopsia ha confermato che la neonata era nata morta. Il prematuro decesso della bambina, probabilmente causato da un distacco della placenta, sembra essere la ragione di un parto improvviso e della successiva decisione di abbandonare il suo corpo. Non ci sono tracce di terra, fango o altri materiali che suggeriscano un parto all’aperto, come in campagna, nei campi rom o in capannoni abbandonati.

Potrebbe trattarsi di un caso di estrema marginalità e degrado sfuggito all’attenzione degli assistenti sociali. Tuttavia, al momento, non ci sono certezze. Ciò che sembra certo, ancora una volta, è che la madre non abbia avuto conseguenze dopo il parto prematuro ad altissimo rischio per la sua vita. Negli ospedali della città non risultano pazienti che abbiano ricevuto cure per setticemie, emorragie o altre infezioni post-parto. La donna rimane un’ombra senza nome, priva della possibilità di essere seguita e curata.

La neonata è stata ritrovata il pomeriggio del 28 aprile da alcuni passanti di via Botticelli, nell’affollata zona di Città Studi a Milano. Un uomo di 70 anni è stato colui che ha allertato il 112: “Ho visto spuntare una manina dal cassonetto giallo”, ha raccontato alle forze dell’ordine. “Sembrava un bambolotto, avvolto in coperte e vestiti”. Tuttavia, la realtà era ben diversa. Questa piccola creatura potrebbe rimanere per sempre senza identità.

La tragica vicenda della neonata abbandonata rappresenta un mistero senza soluzione. Nonostante gli sforzi degli investigatori, non sono emerse risposte significative sulle circostanze e l’identità della madre. Questo evento ha suscitato grande sgomento e indignazione nella comunità.

La storia di questa bambina, abbandonata e senza un nome, rappresenta una triste testimonianza della fragilità umana e della necessità di prestare attenzione e aiuto a coloro che si trovano in situazioni di estrema vulnerabilità. Si spera che, con ulteriori indagini e l’interesse dell’opinione pubblica, la verità possa emergere e la giustizia possa essere fatta per la piccola senza nome.

Fonte: Fanpage

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