Prima gli insulti, poi l’aggressione: è ciò che è successo su un autobus di Roma ai danni di un ragazzo di 25 anni di origini libiche.
Ci troviamo in Piazza dell’Ara Coeli, luogo in cui il pullman stava transitando. Sull’autobus ci sono quattro ragazzi che con fare aggressivo si avvicinano ad un ragazzo di origini libiche. “Negro di m*rda, ti uccido, so dove abiti”, queste sono solo alcune delle offese e minacce rivolte al ragazzo.
Alcuni passeggeri presenti provano ad intervenire e cercano di allontanare il branco. Al minimo accenno di reazione da parte della vittima, però, ecco che l’ira dei quattro malfattori si scatena. Il giovane viene pestato con violenza e derubato di orologio e telefono. Una volta allontanati scendono dal bus, ma le violenze non sono ancora terminate. Risalgono, si riavvicinano alla vittima ancora a terra, e continuano il pestaggio con una ferocia inaudita.
Il motivo è semplice: razzismo. Lo scrive anche il magistrato che ha preso in carico la vicenda. Le misure cautelari sono già state prese: il più grande del gruppo, un 21enne, è stato già sottoposto agli arresti domiciliari. Gli altri tre, più piccolo, hanno l’obbligo di dimora con divieto di lasciare l’abitazione nell’arco notturno. Sono attualmente indagati per lesioni personali e furto, aggravati da futili motivi e da odio razziale.
La vittima è stata trasportata all’ospedale San Giovanni di Roma. I referti medici parlano chiaro e non lasciano dubbi sulla violenza del pestaggio: fratture multiple.
Fonte: la repubblica