Il naufragio di una barca carica di migranti è una tragedia che purtroppo si ripete spesso nel Mediterraneo, ma ogni volta lascia dietro di sé una scia di morte e dolore. La testimonianza di Vincenzo Luciano, uno dei primi a giungere sulla spiaggia di Steccato di Cutro per tentare di salvare le persone in mare, ci fa comprendere la drammaticità della situazione e l’impatto emotivo che ha avuto su di lui.
L’uomo racconta di aver appreso della vicenda tramite una telefonata notturna da parte di un amico che aveva visto la barca in difficoltà. Immediatamente si è recato sulla spiaggia e ha iniziato a tirare fuori dal mare i cadaveri per evitare che la risacca li trascinasse via.
La dimensione della tragedia, tuttavia, gli è apparsa in tutta la sua crudezza solo con il sorgere del sole, quando ha visto decine di corpi sulla spiaggia e ha ascoltato le urla delle madri alla ricerca dei loro figli.
Tra le immagini che gli rimangono impresse, Luciano ricorda in particolare quella di un bambino di 2/3 anni che ha cercato di salvare tuffandosi in acqua vestito. Nonostante i suoi sforzi, il bambino era già morto e questa situazione lo ha scosso profondamente, lasciandogli un senso di colpa e di impotenza. “Se fossi arrivato un minuto prima, 20 secondi prima, magari avrei potuto salvarlo”, ha dichiarato l’uomo, mostrando tutta la sua umanità e la sua sensibilità.
La testimonianza di Vincenzo Luciano ci fa comprendere l’orrore e la drammaticità di una tragedia che coinvolge migliaia di persone che cercano di fuggire dalla guerra, dalla fame o dalla persecuzione. Il suo racconto ci fa riflettere sulla necessità di trovare una soluzione a questa situazione che non può continuare a ripetersi. Luciano, con la sua esperienza diretta, ci fa comprendere l’importanza dell’umanità, dell’empatia e della solidarietà di fronte alle difficoltà che la vita ci riserva.
Intervista a La Repubblica:
https://twitter.com/repubblica/status/1631254852276723714
Schlein contro Piantedosi:
https://retenews24.net/naufragio-di-cutrola-schlein-chiede-le-dimissioni-di-piantedosi-uid-31/
