Allo Stadio Diego Armando Maradona, il Napoli saluta il 2024 con una vittoria sofferta contro il Venezia, imponendosi per 1-0 grazie a un gol decisivo di Giacomo Raspadori, tornato al gol dopo otto mesi di digiuno. Una partita sporca, difficile, ma che conferma il carattere del Napoli di Antonio Conte, cinico e determinato a rimanere ai vertici della classifica.
Primo tempo: equilibrio e un rigore fallito
Il Napoli si schiera con un tridente inedito formato da Kvaratskhelia, Lukaku e Neres, preferito a Politano, fermato da un’influenza leggera. In difesa, l’assenza di Buongiorno, out per infortunio, costringe Juan Jesus a riprendere il suo posto accanto a Rrahmani. Il Venezia, a sorpresa, lascia in panchina Pohjanpalo e si affida a Yeboah, che si dimostra subito pericoloso.
Nei primi minuti, il portiere del Venezia, Stankovic, si erge a protagonista con due parate decisive su Kvaratskhelia. Non è da meno Meret, che salva il Napoli su una conclusione ravvicinata di Yeboah, dimostrando grande reattività. Al 40’, l’episodio che potrebbe cambiare la partita: un tocco di mano di Zampano regala un rigore al Napoli. Lukaku si presenta sul dischetto, ma il suo tiro potente e rasoterra viene neutralizzato da Stankovic. Un errore insolito per l’attaccante belga, noto per la sua freddezza dagli undici metri.
Secondo tempo: Napoli all’assalto, Venezia resiste
Il secondo tempo vede un Napoli determinato a sbloccare il risultato, ma il Venezia non è da meno. I lagunari sfruttano le palle inattive con Nicolussi Caviglia, i cui cross taglienti creano più di un brivido alla difesa azzurra. Tuttavia, il Napoli cresce minuto dopo minuto, con Kvaratskhelia e Lukaku che sfiorano il vantaggio.
Conte decide di cambiare le carte in tavola: fuori Zambo Anguissa e Kvaratskhelia, dentro Raspadori e Politano. Ed è proprio il primo a rivelarsi decisivo. Al 79’, un cross di Di Lorenzo viene respinto male da Stankovic. Neres raccoglie al limite, scatta fulmineamente e rimette in mezzo. Dopo un tocco sbilenco di Candela, la palla arriva a Raspadori, che dal centro dell’area non sbaglia: tiro rasoterra alla sinistra del portiere e gol. L’esultanza sotto la curva è liberatoria per il giovane attaccante, che si conferma uomo dei gol pesanti, come già dimostrato nell’anno dello Scudetto.
La lotta al vertice si fa interessante
Con questa vittoria, il Napoli raggiunge l’Atalanta a quota 41 punti in vetta alla classifica. La squadra di Conte dimostra di saper vincere anche nelle difficoltà, un segnale importante nella corsa al titolo. Decisivi, però, saranno i prossimi scontri, considerando che l’Inter, con una partita in meno, rimane in scia e pronta a insidiare le prime posizioni.
Il Napoli chiude il 2024 con una vittoria fondamentale, guardando con ottimismo al nuovo anno e alla sfida per riportare lo Scudetto sotto il Vesuvio.
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