Il Napoli si presenta al Via del Mare per la nona giornata di Serie A con i favori del pronostico, reduce dal successo interno contro l’Inter — diretta concorrente per la vetta — e desideroso di dare continuità dopo le disfatte di Torino ed Eindhoven.
Di fronte, un Lecce combattivo che, nonostante la sconfitta di Udine, aveva mostrato segnali di carattere soprattutto nella ripresa.
Primo tempo senza emozioni
La prima frazione di gioco scorre senza particolari sussulti. Entrambe le squadre si studiano e faticano a rendersi pericolose.
Al 30’, Politano sciupa una buona occasione calciando alto da posizione favorevole. L’unica risposta del Lecce arriva al 45’, quando Camarda tenta la conclusione dal limite, ma il suo tiro termina sopra la traversa senza impensierire Milinković.
Un primo tempo avaro di emozioni, più utile agli amanti delle statistiche che agli appassionati del gioco spettacolare.
Ripresa più vivace: decide Anguissa
Nella ripresa il ritmo cresce subito. Al 52’ il Lecce si procura un rigore piuttosto discusso per un presunto tocco di mano di Juan Jesus. Sul dischetto si presenta Camarda, che però si fa ipnotizzare da Milinković-Savić, bravo a respingere la conclusione e a tenere in vita i suoi.
Scampato il pericolo, il Napoli alza il baricentro e al 69’, sugli sviluppi di un calcio piazzato, Neres pesca Anguissa in area: colpo di testa preciso e vantaggio azzurro.
È l’episodio che decide la partita. Camarda, visibilmente deluso, lascia il campo in lacrime per far posto a Stulic.
Nel finale poche emozioni: da segnalare soltanto un’ammonizione per N’Dri e una percussione di Spinazzola, che però non trova compagni pronti in area.
Napoli solido, Lecce generoso
Una partita che rispecchia le attese della vigilia: pochi lampi di spettacolo, ma tanta organizzazione e solidità per un Napoli che porta a casa tre punti preziosi.
Tra i migliori in campo: Milinković-Savić e Anguissa per gli azzurri; Veiga e Banda tra i salentini.
foto credits Official SSC Napoli
