Morto per un mal di gola, la compagna denuncia l’ospedale: “Voglio la verità”

5 Gennaio 2024 - 14:55

Morto per un mal di gola, la compagna denuncia l’ospedale: “Voglio la verità”

Francesco De Paolis aveva solo un mal di gola. Si era recato al pronto soccorso del San Camillo di Roma il 31 dicembre 2023. Non ne è uscito vivo. La sua compagna, Chiara Romei, ha denunciato l’ospedale e chiesto giustizia. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e sequestrato le cartelle cliniche.

Francesco era andato al lavoro la mattina del 31 dicembre. Stava male e alle 9 era tornato a casa. Nel pomeriggio aveva comprato uno spray per la gola in farmacia, ma non era servito a nulla. Alle 19 la compagna gli aveva consigliato di andare al pronto soccorso. Lui era allergico ad Augmentin ed Oki e lei aveva avuto le placche.

Francesco era arrivato in ospedale alle 19.24. Aveva scritto alla compagna che forse lo avrebbero ricoverato. Lei non ci credeva. Lui le aveva detto che il tampone era negativo. Poi aveva scritto che aveva fatto i prelievi. Lei gli aveva chiesto della gola. Lui aveva risposto che gli faceva male. Lei gli aveva chiesto se lo avevano visitato. Lui aveva risposto di no. L’ultimo messaggio era stato alle 20.33. Poi più niente.

Chiara era rimasta sola in casa con la figlia di tre anni. Aveva chiamato un’amica e le aveva chiesto di telefonare al pronto soccorso. L’ospedale aveva detto che l’avrebbero richiamata. Erano le 22.10. Dopo dieci minuti era arrivata la chiamata che nessuno vorrebbe ricevere. Le avevano detto di andare subito al San Camillo, perché Francesco era grave. Lei era entrata in panico. Pensava fosse uno scherzo.

Chiara era corsa in ospedale. La dottoressa le aveva detto che stavano cercando di rianimare Francesco dalle 21. Chiara era incredula. Francesco aveva solo un mal di gola. Non le avevano dato spiegazioni. Le avevano solo chiesto se soffriva di qualche patologia. Lei aveva detto di no.

Francesco era stato sottoposto a una tracheotomia ed era intubato. Chiara aveva chiesto di entrare. Aveva pensato che se avesse sentito la sua voce si sarebbe svegliato. Era entrata e lo aveva trovato incosciente. Gli aveva stretto la mano e l’aveva baciato. Dopo dieci minuti il cuore aveva smesso di battere. Francesco era morto. I dottori le avevano chiesto se aveva delle allergie o se aveva preso dei farmaci. Lei aveva detto che era allergico ad Augmentin ed Oki e che aveva usato uno spray per la gola.

Chiara aveva sporto denuncia. Voleva sapere la verità. Voleva sapere se Francesco si sarebbe potuto salvare. L’avvocato Cesare Antetomaso la assisteva. Diceva che c’erano diversi aspetti da chiarire. Cosa fosse successo tra l’ultimo messaggio di Francesco e la sua morte. Cosa fosse successo tra la sua morte e la telefonata all’ospedale. La famiglia temeva che in quell’arco di tempo fosse successo qualcosa che poteva essere evitato.

Fonte: Fanpage

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