Mondo dei giocattoli in lutto: è morto l’inventore degli omini della Lego, un mito per generazioni
Non erano ometti. E neppure bambine. Ai mattoncini o pupazzetti con le braccia e le gambe snodabili e intercambiabili che aveva creato con il marchio Lego per i bambini (ma anche per molti adulti dotati di fantasia) in tutto il mondo, Jens Nygaard Knudsen non aveva mai dato un’età, un sesso, un volto preciso, soprattutto una razza, il colore di una pelle (il colore giallo fu scelto soltanto perché, in un sondaggio, risultò «il preferito dei bambini»).
Quei pupazzetti o figurine avevano un’espressione neutra, perché tutti potessero giocare con loro in libertà, perché ogni bambino potesse scegliere la loro espressione, in un certo senso la loro «anima». E comporre con loro, con le loro minuscole braccia e gambe, un proprio mondo. Ogni figura, un’avventura, un sogno, un apprendistato giocoso alla vita: così almeno le considerava lui, e il mercato non lo ha mai smentito.
Knudsen è morto mercoledì a 78 anni in una casa di riposo sulla costa occidentale della sua Danimarca, dopo una vita «traboccante di idee», come ha detto qualcuno dei suoi antichi colleghi. E dopo avere, come ha detto la sua vedova all’agenzia France Presse, «messo la vita nelle case».
Aveva lavorato come disegnatore per la Lego dal 1968 al 2000, e aveva esercitato la sua fantasia su quei progetti di figurine per quasi 10 anni, prima di lanciarle ufficialmente nel 1978. Avevano quasi subito conquistato il mercato mondiale, superando i rivali americani come quelli della Hasbro, anche durante la crisi più profonda dell’industria dei giocattoli: la Lego, che produce in Danimarca, nella Repubblica Ceca e in Ungheria, solo nel 2019 e solo in Cina ha aperto 80 nuovi negozi.
Fonte: Corriere.it