Mogol è il nuovo presidente della SIAE. L’Intervista Esclusiva (di MARIDI’ VICEDOMINI)

20 Settembre 2018 - 21:46

Mogol è il nuovo presidente della SIAE. L’Intervista Esclusiva (di MARIDI’ VICEDOMINI)

            Mogol è il nuovo presidente della SIAE. L’Intervista                     

“Mogol” alias Giulio Rapetti  è il neo Presidente del Consiglio di Gestione della SIAE, la Società Italiana degli Autori ed Editori, succedendo a Filippo Sugar ed ancor prima a  Gino Paoli

Maestro, un nuovo importante incarico nella sua carriera?

“Sono molto soddisfatto, anche perchè sono stato nominato Presidente SIAE senza essermi candidato; avevo semplicemente espresso a titolo informale la mia disponibiltà a ricoprire questa carica, se fosse stato indispensabile ma ho lasciato libere le candidature. In assemblea c’è stata una votazione umanime di 36  su 36 voti a mio favore ed io  ho accettato”

I principali obiettivi che intende perseguire?

“ In primis, la difesa del diritto d’autore al fine di  tutelare la creatività dell’artista  e poi quello di rendere le regole imposte dalla SIAE più sensibili alle istanze del sociale”

Mogol appena investito della sua nuova carica  è partito per Strasburgo?

“Esattamente, la notte che sono stato eletto Presidente della SIAE,  ho pensato che avrei dovuto andare subito nel luogo dove c’era la guerra del diritto d’autore. Sono partito per Strasburgo con il direttore generale SIAE e grazie al Presidente Taiani, abbiamo avuto accesso al Parlamento Europeo dove abbiamo interloquito con alcuni nostri parlamentari. C’era in calendario la votazione per approvare la Direttiva che prevede il pagamento del diritto d’autore da parte di tutte le piattaforme digitali che intascano miliardi senza pagare nulla; con mia grande soddisfazione la direttiva è uscita vincente sulla base di voti positivi nella misura del duppio di quelli emessi; spero solo che il nostro Governo la adotti e non si opponga alla sua applicazione anche in Italia. E’ semplicemente una questione di equità sociale”

Mogol lei  si definisce un poeta o un paroliere?

“ Un paroliere assolutamente no, appartiene ad un lavoro  molto distante dal mio; il paroliere è colui che  fa la settimana enigmistica verticale ed orizzontale. Piuttosto mi definisco un autore”

Rapetti lei è un poeta dal cuore nobile, sempre pronto ad impegnarsi nel sociale

“ Sì aiutare i più deboli mi gratifica molto; sono puntualmente  il fautore di tanti progetti in tal senso; non a caso ho fondato la Squadra Nazionale Cantanti e mi occupo anche di sostenere i bambini autistici”

In questi giorni si celebra  il ventennale della morte di Battisti; che ricordo ha di lui

“Penso a  Lucio ogni giorno della mia vita; Battisti era un uomo che aveva analizzato la qualità del Pop e l’aveva fatta sua, cosa che io ho appreso ed ho adottato nel CET, la mia scuola”

Nel panorama musicale attuale esiste un nuovo Battisti?

“Anche se ci fosse  un artista di quello spessore, non credo che attualmente riuscirebbe ad emergere. De resto, neanche io e Battisti avremmo avuto successo se avessimo cominciato la nostra carriera in questo momento storico”

Perchè?

“ Oggi si insegue ciò che dà profitto, guadagno certo ed immediato, si pensa molto marginalmente a valorizzare l’arte. Chi si occupa di produzione discografica  fa anche la promozione; pertanto non c’è alternativa”

Considera  i format musicali televisivi come trampolino di lancio per aspiranti artisti?

“Affatto; quelli sono dei semplici spettacoli; non sono scuole ma dei programmi Tv dove non regna la mentalità propria di un centro di formazione culturale che è quella di individuare e mandare avanti i migliori. Gli addetti alla selezione dei concorrenti  dovrebbero avere una consistente cultura del Pop, che a me non risulta”

Mogol artisti si nasce o si diventa?

“ Noi nasciamo tutti con un talento; in ognuno di noi c’è una vena artistica latente; il talento però per utilizzare  un eufemismo è come un prato, va coltivato;  se il prato è incolto, produrrà solo erbacce, sterpi e si brucerà, ma se ben curato, produrrà frutti meravigliosi”

Ci indichi gli ingredienti per avere successo?

“Sono tre:  passione, conoscenza, applicazione seria al lavoro; bisogna insistere con una didattica ad hoc ed  è proprio su questa scia che qualche anno fa  ho fondato il CET, Centro Europeo di Toscolano costituito da  un team di eccellenti docenti che coinvolge i propri allievi nella interezza della persona, dalla mente, all’anima al corpo”

Vivacità, entusiamo, gioia di vivere: Mogol lei è naturalmente “un ragazzo”; qual’è il suo segreto?

“E’ nel mio DNA, nel mio carattere, amo ideare e portare avanti sempre nuovi progetti ; inoltre faccio molta attività fisica, in palestra ed all’aria aperta”

Presidente; spesso  il motore ispiratore delle sue “poesie” è la donna; perchè?

“ Credo che il rapporto tra uomo e donna, costituisca la cellula primordiale della società; pertanto è giusto metterlo puntualmente in risalto”

                        MARIDI’ VICEDOMINI

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