Il cranio fracassato, un taglio che va da un orecchio all’altro, una dozzina di ferite profonde tracciate sulla pelle da una lama che ha trapassato con forza, forse con rabbia, i vestiti leggeri. Ha all’incirca 30 anni l’uomo il cui cadavere è riverso in uno spiazzo di Terlago, fazzoletto di case, come usano dire le cronache, adagiato sotto le montagne del Trentino. A fare la scoperta due ragazzi che quella mattina di giugno passavano per caso nello slargo del paesello. La vittima è Michele Santoni, 34 anni, dipendente di una impresa edile di Trento, un ragazzo per bene, mite, equilibrato puntuale, che neanche per sbaglio riusciva a farsi un nemico.
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5 Febbraio 2020 - 18:10
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