Al Meazza va in scena una sfida che profuma già di scudetto. Milan e Napoli, le due squadre più in forma del campionato, si affrontano in un duello che conferma le ambizioni rossonere e lascia invece il Napoli con più di un rimpianto. Finisce 2-1 per gli uomini di Allegri, che puniscono le incertezze difensive di una retroguardia partenopea completamente reinventata, e resistono fino all’ultimo all’assedio azzurro.
L’avvio shock
Il Napoli paga subito le tante assenze in difesa. Con Rrahmani, Buongiorno, Oliveira e Spinazzola indisponibili, Conte è costretto a inventarsi un reparto arretrato nuovo di zecca, affidandosi al giovane Marianucci, al debuttante Gutierrez e a Juan Jesus accanto a Di Lorenzo. Ed è proprio Marianucci, al 2’, a farsi sorprendere dalla velocità di Pulisic: l’americano scappa via, mette in mezzo e Saelemaekers firma l’1-0 che indirizza il match.
Il colpo psicologico è pesante per i partenopei, e il Milan sfrutta il momento. Al 27’ Pavlovic sfonda sulla destra, dimenticato dalla copertura di Di Lorenzo e Politano, e serve un pallone che Fofana smista in area per Pulisic: controllo e 2-0, con Juan Jesus in netto ritardo.
La reazione azzurra
Nonostante il doppio svantaggio, il Napoli non si arrende. Già nel primo tempo crea più occasioni, con i lanci di De Bruyne e gli inserimenti di McTominay, ma trova sulla sua strada un Maignan insuperabile.
Nella ripresa la squadra di Conte alza ulteriormente il ritmo. Al 63’, l’episodio che riapre tutto: Di Lorenzo si inserisce in area e viene atterrato da Estupiñán. Dopo la revisione al VAR, l’arbitro assegna rigore ed espelle il terzino rossonero per chiara occasione da gol. Dal dischetto De Bruyne è glaciale: 2-1.
Assedio finale
Con l’uomo in più, il Napoli si riversa in avanti. Neres, appena entrato, colpisce la traversa con un mancino deviato da Modrić; Politano e McTominay sfiorano il pari, ma Maignan si conferma decisivo con almeno tre interventi da applausi. Allegri corre ai ripari, richiama Pulisic e inserisce Bartesaghi per blindare la difesa: il Milan si compatta e resiste fino al triplice fischio.
Il peso della vittoria
Il Milan vola così in testa alla classifica, riscattando la sconfitta con la Cremonese e confermando una marcia quasi perfetta. Il Napoli interrompe la propria striscia di successi e torna a casa con la consapevolezza di aver dominato nel gioco, ma anche con l’amarezza per le ingenuità difensive iniziali.
Conte mastica amaro, Allegri sorride: questa potrebbe essere una tappa chiave nella corsa allo scudetto, anche se la stagione è ancora lunga.