“Mi dispiace mamma. il mio viaggio all’estero non è riuscito. Mamma, ti voglio tanto bene! Muoio perché non riesco a respirare…” è l’ultimo straziante messaggio di testo inviato col cellulare dalla 26enne Pham Thi Tra My, una ragazza vietnamita i cui genitori pensano posso essere deceduta in quel tir dell’orrore con 39 migranti morti scoperto dalla polizia britannica a Thurrock, nell’Essex, nella notte tra martedì e mercoledì scorsi. Come hanno raccontato i familiari alla Bbc, infatti, della ragazza non si hanno più notizie da quando avrebbe inviato martedì quei terribili messaggi alla madre dicendo che non riusciva a respirare. Secondo il quotidiano inglese, su quel camion-frigo viaggiavano illegalmente almeno tre cittadini vietnamiti, ritrovati morti insieme alle altre 36 vittime nella piazzola del porto inglese a est di Londra.
Pagati 30mila sterline ai trafficanti di esseri umani
Secondo il fratello della giovane, Pham Ngoc Tuan, la famiglia aveva pagato 30mila sterline ai trafficanti di esseri umani per far partire la giovane. “Mia sorella è scomparsa il 23 ottobre in viaggio dal Vietnam al Regno Unito e non siamo riusciti a contattarla. Siamo preoccupati che possa essere in quel camion. Chiediamo alla polizia britannica di aiutarci a indagare affinché mia sorella possa essere restituita alla famiglia” ha spiegato l’uomo. La 26enne si era fatta sentire l’ultima volta alle 22,30 di martedì, due ore prima dell’arrivo del container al terminal di Purfleet, proveniente dal Belgio.
Partita dalla Cina e arrivata in Francia
Dal Belgio era partita, sempre martedì, l’ultima chiamata anche di un altro connazionale della giovane, il 20enne Nguyen Dinh Luong, la cui famiglia ritiene possa essere un’altra vittima del tir della morte. La polizia inglese aveva spiegato che le vittime, 31 uomini e otto donne, erano tutti cinesi ma in realtà probabilmente è un errore dovuto la fatto che tutti loro erano andati in Cina dove è iniziato il loro lungo viaggio. Il fratello di Tra My ha riferito alla BBC che la 26enne era partita il 3 ottobre. “È volata in Cina e vi è rimasta per un paio di giorni, poi è partita per la Francia” ha spiegato l’uomo, rivelando: “Ci ha chiamato quando ha raggiunto la destinazione. Il primo tentativo che ha fatto per attraversare il confine con il Regno Unito è stato il 19 ottobre, ma è stata catturata e rispedita indietro”.
Polizia ha arrestato tre persone
La polizia britannica intanto ha arrestato sia l’autista del tir, l’irlandese Mo Robinson, sia una coppia che si ritiene collegata al trasporto. I dati GPS mostrano che il rimorchio del container refrigerato ha viaggiato avanti e indietro tra il Regno Unito e l’Europa nei giorni precedenti alla terribile scoperta. La polizia dell’Essex ha riferito che la motrice invece è entrata nel Regno Unito domenica attraverso il Galles proveniente dall’Irlanda Il cargo era stato noleggiato da una società che ha dichiarato la sua estraneità ai fatti.
fonte: Fanpage