«Tony mi fai schifo. È venuta l’ambulanza… tu sei un animale, devi essere rinchiuso e devono buttare le chiavi… ti taglierei la testa…». Comunicavano quasi esclusivamente via WhatsApp i fratelli Rafael e Tony Badre, quest’ultimo reo confesso dell’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice, ucciso a 7 anni, a colpi di bastone, da Tony, la mattina del 27 gennaio 2019 a Cardito, in provincia di Napoli.
La conversazione, ritenuta di notevole interesse investigativo, è stata estrapolata dal telefono cellulare dell’imputato dal perito nominato dalla Procura, l’ingegnere Carmine Testa, che oggi ha testimoniato al processo in cui sono imputati Tony e la compagna Valentina Casa, madre della piccola vittima. I due sono sotto processo a Napoli, rispettivamente, per omicidio, tentato omicidio e maltrattamenti, e per comportamento omissivo.