“Mi ammazzo, lascio la porta aperta”. La chiamata ai carabinieri dopo aver sterminato la famiglia
Un agente penitenziario di 53 anni, Ciro Curcelli, si è suicidato dopo aver ucciso a colpi di pistola la moglie e le due figlie di 12 e 18 anni. Il fatto è accaduto in un appartamento in pieno centro ad Orta Nova, nel Foggiano. L’uomo, verso le due di venerdì notte, ha sparato prima alla moglie Teresa, di 54 anni, poi alle due figlie (Valentina e Miriana) ed infine si è suicidato con la stessa arma.
Le vittime erano a letto quando l’uomo ha fatto fuoco uccidendole. Prima di togliersi la vita con un colpo di pistola alla testa, Curcelli ha chiamato i carabinieri informandoli di aver ucciso la famiglia e ha annunciato il suicidio. “Ho ucciso mia moglie, ho ucciso le mie figlie. Ora mi uccido. Lascio la porta aperta”, ha detto.
I militari, nel corso della perquisizione nell’appartamento, non hanno trovato biglietti o messaggi che possano far capire le motivazioni del gesto. Il poliziotto ha usato la sua pistola di ordinanza, una calibro 9.
Il fidanzato della figlia più grande: “Non mi ha mai parlato di problemi in famiglia” – “Sapevo che erano brave persone, tranquille senza problemi. Non mi ha mai parlato di nulla o di problemi familiari”. Così Marco, il fidanzato di Valentina, 18 anni, la maggiore delle due figlie di Ciro Curcelli. “Eravamo fidanzati da un anno e sette mesi – racconta – Quando Valentina aveva problemi, io ero al suo fianco per affrontarli e rimaneva sempre con il sorriso”.
Marco aggiunge che non conosceva i genitori di Valentina, ma, dice “so che non avevano problemi familiari”. Ogni tanto, afferma ancora, vedevo anche Miriana, la figlia piccola di 12 anni, quando usciva dal catechismo”. La coppia aveva anche un terzo figlio, Antonio, di 26 anni, che vive a Ravenna.
Fonte: tgcom24.mediaset.it