Meluzzi sapeva tutto: “Il Coronavirus arriverà qui e l’Italia sarà fregata”

24 Febbraio 2020 - 16:07

Meluzzi sapeva tutto: “Il Coronavirus arriverà qui e l’Italia sarà fregata”

Il coronavirus continua a far paura.

Nonostante gli sforzi compiuti dal governo cinese e dagli organismi internazionali, infatti, per il momento la diffusione del contagio non si arresta, anche se negli ultimi giorni è sembrata ridursi, almeno stando alle notizie di cronaca ufficiali.

In Italia, dove al momento i casi accertati sono solo tre, il leader della Lega Matteo Salvini ha minacciato di denunciare il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese se un solo malato di coronavirus sbarcherà nel nostro Paese da un barcone proveniente dall’Africa.

Chi invece decide di lanciare un vero e proprio allarme è Alessandro Meluzzi. Ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, infatti, il criminologo e noto opinionista tv si dice infatti certo che la “pandemia arriverà” e che, a differenza della Cina, “Paesi come l’Italia sono fot…” per colpa del loro “buonismo”. Sul caso del transatlantico Diamond Princess, poi, Meluzzi si dice convinto che la colpa della diffusione del contagio da coronavirus sia dei sistemi di aerazione e avverte sui rischi di prendere treni e aerei.

Ospite di Quarta Repubblica per discutere di coronavirus, insieme ai giornalisti Maria Giovanna Maglie, Piero Sansonetti, Giampiero Mughini, e al rappresentante della Croce Rossa Internazionale Capobianco, Alessandro Meluzzi non mostra, come spesso gli capita, peli sulla lingua. “Tu sei preoccupato?”, gli domanda il conduttore Nicola Porro.

“Io sono molto preoccupato, anche perché bisogna analizzare un attimo i fatti – risponde secco Meluzzi – lo dicono anche i grandi virologi. Intanto questo coronavirus ha una capacità di incubazione fino ai 26 giorni, sopravvive sulle superfici per nove o dieci giorni, è trasmissibile già durante la fase in cui è asintomatico, quindi le misurazioni della temperatura non servono a granché, perché uno può essere non febbrile ed essere in grado di trasmettere il virus.

In Cina i numeri probabilmente, per ragioni di scarsità di trasparenza, non sono neppure quelli che sono stati pubblicati, ma si può dire che sono state già messe in quarantena significative zone, non solo della Cina del centro e del Nord, ma anche del Vietnam per esempio”.