«Non ci hanno fatto i tamponi, i medici di base e di guardia teoricamente potrebbero essere dei vettori ma il problema è che i tamponi sono finiti»: è la testimonianza – raccolta dal programma ‘In viva voce’ di Rai Radio1 – di Gabriele Lodi, medico di Codogno che lavora nel pavese ma in questi giorni sta aiutando il padre, medico di famiglia, a Codogno (Lodi).
«Ai medici non hanno ancora pensato o, meglio, hanno pensato – ha detto Lodi – a tamponare solo i medici che hanno avuto un contatto diretto con il paziente numero 1. Molti medici di base adesso sono in quarantena in attesa del tampone». Per quanto lo riguarda, «ieri per parlare con il 112 per fare il tampone, per sapere se sono positivo e devo stare in quarantena o se posso lavorare, mi hanno detto che se non ho dispnea e ho semplice tosse o febbricola i tamponi non ci sono, e che bisogna aspettare. Non basta essere medici e avere contatto con la gente, uno deve aspettare di avere difficoltà respiratorie per fare il tampone e questo – ha concluso – l’ho trovato pazzesco».