MATURITA’. Ecco come cambia: è incubo ESAME, studenti IMPAURITI

27 Novembre 2018 - 10:47

MATURITA’. Ecco come cambia: è incubo ESAME, studenti IMPAURITI

MATURITA’. Ecco come cambia: è incubo ESAME, studenti IMPAURITI

E’ stata cancellata la terza prova: è una delle novità introdotte dal Miur per la Maturità 2019. Tra le altre cose, nello scritto, ci potrà essere una prova mista. Mentre la prova orale “accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di cittadinanza e Costituzione”. La commissione “dovrà comunque tenere conto di quanto indicheranno i docenti nel documento di classe che sarà con il percorso svolto”.

LE NOVITA’ Oltre alla nuova prova d’esame, che era stata introdotta con un decreto nel 2017, ci saranno solo due scritti invece di tre, con l’eliminazione della terza prova, elaborata dalle commissioni, e una conseguente maggiore attenzione alle prime due prove, predisposte a livello nazionale. I quadri pubblicati dal Miur descrivono caratteristiche e obiettivi in base ai quali saranno costruiti sia il primo scritto, italiano, che la seconda prova, diversa per ciascun indirizzo di studi. E sono il frutto del lavoro di esperti delle varie discipline che hanno contribuito alla loro stesura.

Per docenti e studenti sarà dunque possibile cominciare a esercitarsi con specifiche simulazioni. Anche il ministero, a partire dal mese di dicembre, metterà a disposizione tracce-tipo per accompagnare ragazzi e insegnanti verso il nuovo esame. A gennaio, poi, saranno pubblicate le materie per la seconda prova, a febbraio la complessiva ordinanza sugli esami, che normalmente viene emessa a maggio.

LA PRIMA PROVA Il 19 giugno i maturandi dovranno dimostrare di “padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti” e, per la parte letteraria, di aver raggiunto un’adeguata competenza sull'”evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità ad oggi”. I testi prodotti saranno valutati in base alla loro coerenza, alla ricchezza e alla padronanza lessicali, all’ampiezza e precisione delle conoscenze e dei riferimenti culturali, alla capacità di esprimere giudizi critici e valutazioni personali. La prova avrà una durata di sei ore. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra sette tracce riferite a tre tipologie di prove (tipologia A, due tracce – analisi del testo; tipologia B, tre tracce – analisi e produzione di un testo argomentativo; tipologia C, due tracce – riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità) in ambitoartistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

LA SECONDA PROVA Potrà riguardare una o più discipline caratterizzanti gli indirizzi di studio. I quadri pubblicati oggi consentono di avere uno schema chiaro di come sarà composto lo scritto, indirizzo per indirizzo, materia per materia. Per il Liceo classico, ad esempio, la prova sarà articolata in due parti. Ci sarà una versione, un testo in prosa corredato da informazioni sintetiche sull’opera, preceduta e seguita da parti tradotte per consentire la contestualizzazione della parte estrapolata. Seguiranno tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano e alla sua collocazione storico-culturale. Il Ministero, secondo quanto previsto dalla nuova normativa, potrà optare anche per una prova mista, con entrambe le discipline caratterizzanti, Latino e Greco. Un altro esempio, per lo Scientifico la struttura della prova prevede la soluzione di un problema a scelta del candidato tra due proposte e la risposta a quattro quesiti tra otto proposte. Anche in questo caso la prova potrà riguardare ambedue le discipline caratterizzanti: Matematica e Fisica.

L’ORALE Le indicazioni complete sul colloquio saranno fornite nel decreto con le discipline scelte per la seconda prova. La commissione proporrà ai candidati di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l’acquisizione dei contenuti delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale, anche utilizzando la lingua straniera. Nel corso del colloquio, il candidato esporrà, con una breve relazione o un elaborato multimediale, le esperienze di Alternanza Scuola-Lavoro svolte. Il colloquio accerterà anche le conoscenze e le competenze maturate nell’ambito delle attività di Cittadinanza e Costituzione. La commissione dovrà comunque tenere conto di quanto indicheranno i docenti nel documento di classe che sarà consegnato ai commissari con il percorso effettivamente svolto. (Tgcom24)