Maradona morto? Piangono pusher, narcotrafficanti e napoletani che sfruttano il lutto per stare a casa

27 Novembre 2020 - 15:02

Maradona morto? Piangono pusher, narcotrafficanti e napoletani che sfruttano il lutto per stare a casa

La morte di Maradona ha dato ulteriore linfa agli istinti peggiori di razzismo, qualunquismo, accuse gratuite e dichiarazioni avventate. Non bastavano quelle dei radiofonici Cruciani e Parenzo, della carta stampata con Feltri e anche dei social con la Pausini, ecco quelle puntuali di un esperto della materia.

Un tal Daniele Martinelli, bergamasco giornalista d’inchiesta, come ama autodefinirsi che attraverso un post choc sui social tanto per restare sul tema, riferendosi alla morte del Pibe, allarga gli orizzonti, mettendo un po’, direi tanto veleno, nelle sue parole. Testualmente scrive: Morto Maradona, piangono pusher, narcotrafficanti, vinai, evasori fiscali e scendiletto. E prosegue: Ridono gli eredi e a Napoli è gara fra chi fa più giorni di lutto per non lavorare.

Parole che dimostrano tutta la sua insulsaggine, sia come persona sia per il tema trattato. Il personaggio non è nuovo a uscite di questo genere. L’ex collaboratore dello staff comunicazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle, nonché del blog di Beppe Grillo, già qualche mese fa, pose l’accento sui carabinieri napoletani protagonisti della vicenda della Caserma di Piacenza.

Ora torna alla carica puntando il dito contro i partenopei e l’ex capitano azzurro. Martinelli cerca la pubblicità e consensi, cercando di ribadire quanto già detto, ovvero che i napoletani per lui sono tutti predisposti a delinquere. Peccato che il giochetto stavolta non gli sia riuscito. L’ennesimo atto di tentativo lombrosiano ha prodotto solo pochissimi like con buona pace delle sue teorie del tutto strampalate.

Max Bonardi