Una madre e il suo nuovo fidanzato potrebbero aver avvelenato la figlia di un anno nel tentativo di coprire una serie di percosse. La piccola, Eve Leatherland, di 22 mesi, è stata massacrata di botte dalla mamma Abigail Leatheland, di 24 anni, e il suo compagno, il 31enne Tom Curd.
I fatti risalgono al 2017 e sono avvenuti in una casa di Liskeard, in Cornovaglia. Eve Leatherland, che aveva appena 22 mesi quando morì nell’ottobre del 2017, aveva riportato una frattura del cranio, costole rotte e gravissime lesioni al fegato. Dopo il massacro alla figlia è stata somministrata una potente dose di codeina, un antidolorifico per adulti che non dovrebbe essere somministrata ai bambini.
Il referto
Secondo il referto medico, il medicinale è stato trovato nel corpo della bimba in dosi massicce. Leatherland, 24 anni, e Curd, 31 anni, di Watford, sono accusati di omicidio colposo per negligenza grave. Entrambi negano le accuse e affermano di non essere responsabili per le ferite riportate da Eve nella costruzione della sua morte o della somministrazione della codeina. “Eve Leatherland è stata uccisa a casa sua. Nei pochi giorni precedenti alla sua morte fu picchiata in almeno due occasioni”, ha detto l’avvocato dell’accusa Sean Brunton.
”Ha subito ferite descritte da esperti medici come il tipo di lesioni più comunemente associate a un incidente stradale”, ha spiegato il giudice. Anche la prima volta ha avuto una piccola frattura al cranio, frattura che poi si è aperta nel corso della seconda aggressione. Secondo l’accusa alla piccola è stato somministrato il medicinale per mascherare gli effetti delle percosse e delle ferite. Secondo l’accusa la mamma della bambina e il compagno non hanno fatto niente e, anzi, mentre la piccola giaceva moribonda nel suo lettino, i due sono rimasti a casa a guardare la televisione, a giocare ai videogiochi e a chattare con gli amici su Facebook.
Fonte: Ceffeina