È morta a pochi giorni dal suo 22esimo compleanno a seguito di un tuffo tra le cascate, sotto gli occhi dei suoi compagni. Luna Fiorio, studentessa, nata a Treviso il 1 luglio del 1998, ma residente in Germania, era tornata in Italia per un anno di Erasmus.
Lunedì pomeriggio, 29 giugno, aveva deciso di trascorrere una giornata all’insegna della spensieratezza alla Grotta Urlante, una delle cascate più belle e suggestive della zona di Premilcuore, che si trova in località Giumella, in provincia di Forlì.
Erano circa le 16 quando è avvenuta la tragedia. Luna decide di tuffarsi, ma mentre si sta preparando scivola tra le rocce umide, perde l’equilibrio e precipita nel vuoto. Un volo di 13metri che non le ha lasciato scampo; nella caduta ha sbattuto la testa su una roccia, perdendo subito i sensi.
Immediata la richiesta d’intervento al 118, con lo staff sanitario che ha operato con un’ambulanza e l’auto col medico a bordo. L’elimedica non è riuscita ad operare a causa del forte vento. Nella corsa all’ospedale, il cuore della 21enne ha smesso di sbattere. Il pubblico ministero ha già disposto la restituzione della salma ai familiari.
La bellezza della Grotta urlante è stata menzionata nel Financial Time nel 2015 grazie al giornalista Michele Tameni, autore del libro “Wild swimming Italy. Alla scoperta dei più bei laghi, fiumi e cascate e terme d’Italia”. Nell’area dove è avvenuta la tragedia vigeva il divieto di balneazione.
Fino all’età di 14 anni Luna aveva vissuto a Treviso, nel quartiere di Fiera. Viveva con il padre Stefano, pilota d’aereo, la madre Monica (tedesca di Oldenburg) e la sorella Noa lungo via Alzaia, sulla Restera. La 21enne aveva frequentato la scuola elementare “Volta” prima del trasferimento in Germania, a Brema, seguito alla separazione dei genitori. Grazie al progetto Erasmus aveva potuto fare ritorno in Italia: frequentava l’Università di Bologna. Fonte: Fanpage.