L’orrore di Zoey, stuprata e uccisa dal senzatetto che viveva con la sua famiglia

7 Ottobre 2023 - 14:27

L’orrore di Zoey, stuprata e uccisa dal senzatetto che viveva con la sua famiglia

Zoey non frequentava la scuola e si aggirava per le strade di Topeka, una cittadina del Kansas. I suoi vicini la notavano spesso sporca e affamata. Alcuni di loro provavano ad aiutarla, offrendole cibo e vestiti. Ma non bastava.

Un senzatetto conosciuto

Mickel W. Cherry era il senzatetto che ha ucciso Zoey. Aveva 25 anni ed è finito in carcere per lo stupro e l’omicidio della bambina. Cherry conosceva bene Zoey. Infatti, aveva abitato per un breve periodo nella casa della mamma di Zoey, prima che lei lo cacciasse.

La notte dell’orrore

Nella notte tra domenica e lunedì, Cherry ha sfruttato la solitudine di Zoey. L’ha trascinata in un bosco vicino al campo e l’ha violentata. Poi l’ha abbandonata a morire in una stazione di servizio all’alba. Un passante ha trovato la piccola in fin di vita e ha chiamato i soccorsi. Ma era troppo tardi.

La morte in ospedale

I medici hanno portato Zoey in ospedale e hanno tentato di salvarla. Ma le sue ferite erano troppo gravi. La bambina è morta poco dopo il suo arrivo. Il suo corpo era pieno di lividi e segni di violenza.

L’arresto del mostro

Le telecamere di sorveglianza della stazione di servizio hanno ripreso Cherry. La polizia lo ha rintracciato e arrestato lunedì pomeriggio. L’uomo ha ammesso il crimine e ora aspetta il processo.

Le segnalazioni ignorate

La storia di Zoey ha sconvolto la comunità di Topeka, che ora piange la piccola vittima. Molti vicini hanno raccontato di aver segnalato più volte al Dipartimento per i bambini e le famiglie del Kansas le pessime condizioni di vita nella casa della mamma di Zoey, priva di acqua corrente e ricoperta di escrementi. Ma nessuno è intervenuto.

La colpa della mamma

Jessica Felix era la mamma di Zoey. Aveva 26 anni ed era stata accusata di aggressione aggravata a un bambino nato nel 2018, identificato con la sigla “ZF”. Si trattava dello stesso nome e della stessa età di Zoey. La donna si era dichiarata colpevole a marzo e ora rischia una condanna.

L’addio a Zoey

Zoey era una bambina dolce e sorridente, che amava i colori rosa e viola. I suoi vicini la ricordano come una bimba che cercava affetto e protezione. Ora le hanno organizzato un funerale e una raccolta fondi per pagare le spese. Tutti amavano Zoey, tranne i suoi genitori.

Fonte: il mattino

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