LA BATTAGLIA DI ANDREA. “Il cancro? Ho superato la chemioterapia grazie alla cannabis”

6 Luglio 2019 - 12:17

LA BATTAGLIA DI ANDREA. “Il cancro? Ho superato la chemioterapia grazie alla cannabis”

LA BATTAGLIA DI ANDREA. “Il cancro? Ho superato la chemioterapia grazie alla cannabis”

Oggi Kian sta bene, ha sconfitto il cancro che gli ha fatto patire le pene dell’inferno e lo ha fatto, come dice lui, “soprattutto grazie alla cannabis”. In gergo clinico la fase che sta passando oggi è quella della remissione: il linfoma non Hodgkin a grandi cellule b in stadio avanzato e molto aggressivo che l’aveva colpito, non si è più ripresentato. Anche se non si può dire che sia fuori pericolo. “Dopo 5 anni verrò considerato guarito, ne mancano 3; per il mio tipo di tumore le recidive si presentano al 90% entro il primo anno, quindi il fatto che siamo a due anni e mezzo è molto positivo”. A 27 anni Kian Andrea Saggiadi ha ripreso in mano la sua vita e lavora in uno studio legale come praticante avvocato.

Io mi ero sottoposto ad una chemioterapia sperimentale, che era molto, molto pesante”. I cicli li ha terminati nel gennaio 2017 e da allora non ha ancora avuto recidive. “E’ stato tremendo. La mia chemioterapia si chiama MACOP-B, che è una delle più pesanti. Siccome il tumore era molto aggressivo, la teoria è che vada colpito in maniera ancora più forte. Io ho fatto cicli settimanali: ogni venerdì facevo tra le due e le sei ore di chemioterapia: in una settimana facevo i cicli che di solito, per le altre persone, si fanno in due mesi. E sono andato avanti così per tre mesi interi, quindi è come se avessi fatto due anni di chemioterapia “normale” concentrati in due mesi”.

Secondo Kian, se non avesse avuto l’aiuto della cannabis, non l’avrebbe sopportata: “Uno dei motivi principali per i quali io riuscivo ogni venerdì a fare la chemio, era perché, attraverso la cannabis, riuscivo a sopportare dolori, nausee, spasmi e crampi. Fino ad un certo punto, perché nelle ultime tre settimane per il dolore non funzionava più nulla. Senza dubbio però, se non avessi avuto cannabis, non sarei comunque riuscito a fare il ciclo settimanale con costanza nemmeno per i primi due mesi e mezzo e a quel punto non so se la chemio sarebbe stata efficace, come invece è stata, avendola fatta regolarmente ogni settimana”.

Kian ha iniziato ad assumere cannabis dal primo ciclo. “Più che per l’appetito mi ha aiutato molto per i dolori, poi per i crampi e gli spasmi e nell’evitare le frequenti nausee. Mi ha aiutato tantissimo. E anche quando mi sono trovato a vomitare, riuscivo a sopportare meglio la cosa, sicuramente è stata più efficace dei farmaci come lo Zofran” (farmaco antiemetico indicato per controllare nausea e vomito in seguito a chemioterapia, nda).

A mente fredda l’opinione di Kian è la seguente: “Se sono riuscito a completare il percorso di cure è quasi esclusivamente grazie alla cannabis, è una cosa di cui non mi vergogno assolutamente di parlare: senza cannabis ammetto che sono sicuro che non sarei riuscito a fare la chemio ogni settimana”. Non solo, perché i benefici sono proseguiti: “Mi aiutato anche quando i cicli di chemio erano finiti, perché la nausea, gli spasmi e ogni tanto anche il dolore, li ho avuti anche per 18 mesi dopo la chemio. Mi capita ancora oggi, con meno frequenza”.

Fonte: Fanpage.it