Giorno 592 dalla ripresa dei conflitti armati in Medio-Oriente: poche ore fa alcuni carri armati israeliani sono entrati nella striscia di Gaza.
Durissima la reazione dei governi mondiali: su tutti, severa la condanna dell’ONU e del premier britannico Keith Starmer. Il responsabile umanitario delle Nazioni Unite ha lanciato l’allarme: nelle prossime ore potrebbero morire di fame circa 14mila bambini. “Non possiamo permettere che la popolazione di Gaza muoia di fame” queste le dichiarazioni del primo ministro britannico Starmer.
Dura la reazione anche degli USA, successivamente alla riunione del governo Netanyahu. “Se non ponete fine alla guerra, vi abbandoneremo”, questo l’ultimatum storico di Donald Trump.
Intanto, durante la notte, i raid israeliani hanno ucciso altre 60 persone in tutta la Striscia.
I camion di aiuti umanitari sono stati bloccati sul lato palestinese del valico di Kerem Shalom, questi quanti si apprende da fonti ONU. Il rischio è che rimangano bloccati per tanto tempo, non riuscendo a raggiungere la popolazione. “La situazione a Gaza è catastrofica. Gli aiuti devono arrivare subito senza ostruzioni. La pressione è necessaria per cambiare la situazione. C’è una forte maggioranza a condurre una revisione del rispetto dell’articolo 2 dell’accordo di associazione con Israele e ora lo lanceremo”. Le parole di Kaja Kallas, Alto Rappresentante UE.
Fonte: tgcom24