Lo studio. Diabete, i cani possono salvarti la vita: ecco come
Si chiamano cani “allerta diabete” e hanno una missione: salvare la vita dei loro padroni. Abbaiando o leccando la mano, questi animali sono in grado di riconoscere e segnalare i picchi glicemici, permettendo al soggetto diabetico di riequilibrarsi immediatamente. “Tra le due figure si crea un legame profondissimo, non si tratta di una semplice guida o supporto” spiega a Tgcom24 Roberto Zampieri, dog trainer e fondatore di “Progetto Serena”, onlus di Verona che si occupa di addestrare questi cani.
I cani
Grazie al loro senso dell’olfatto. Quando una persona sta per subire una variazione del genere emette una sere di molecole che il cane, grazie a un’apposita preparazione, recepisce in maniera incredibile. A quel punto abbaia o dà un segnale di allerta: grazie a una zampata o alla leccata di una mano il diabetico può “correggersi”, magari con una bustina di zucchero o un succo di frutta. In altri casi l’animale si posiziona su un tappetino che trasmette la richiesta d’aiuto ad altre persone. Preferiamo parlare di “preparazione” piuttosto che di addestramento. Non si tratta di semplici cani guida, come quelli che accompagnano i ciechi ad esempio, ma di animali sui quali è stato svolto un lungo percorso di relazione empatica. Essendo il diabete una malattia subdola, l’animale deve anzitutto capire che non c’è una regola: una variazione glicemica può presentarsi all’improvviso, anche nel sonno. La preparazione, che dura due anni ma che dà i primi risultati dopo un paio di mesi, viene svolta a domicilio da un istruttore: tra gli esercizi più tecnici c’è quello di fiutare campioni di saliva. Cane e diabetico lavorano sempre insieme, dal primo giorno di allenamento. (Tgcom24)