«Lo abbiamo accolto come un fratello». La favola di Kanè, da profugo a calciatore in Italia
È arrivato il 29 maggio scorso al porto di Napoli. Da lì, ha risalito l’Italia fino al centro di accoglienza di Griante, in provincia di Como. Questo il viaggio di Youssouf Kanè, migrante di 19 anni scappato dal Mali e dalla sua guerra e che, grazie al calcio, si è inserito nella comunità locale. Ogni volta che poteva andava al campo dove si allena l’A.C. Menaggio e dal muretto guardava i suoi coetanei giocare a pallone.
L’approdo in squadra
Un giorno mister e dirigenza hanno deciso di invitarlo a un provino e da allora è stabilmente in squadra. “Mi sono integrato benissimo con gli altri ragazzi e si è creata una grande amicizia. Con loro mi sento in famiglia”. Ma Youssouf non è uno dei tanti profughi che usa l’Italia come tappa: “Amo questo paese e voglio rimanere qui”. Dello stesso avviso i compagni di squadra: “Lo abbiamo accolto subito come un fratello”. (Tgcom24)