L’Ema “Covid verso l’endemia”. Stop alla conta dei positivi: esperti e politici divisi

12 Gennaio 2022 - 8:07

L’Ema “Covid verso l’endemia”. Stop alla conta dei positivi: esperti e politici divisi

L ‘Agenzia europea dei medicinali afferma che, la diffusione di Omicron trasformerà il Covid-19 in una malattia endemica con cui l’umanità potrà imparare a convivere.

Ha espresso anche dubbi sulla quarta dose, spiegando che somministrazioni ripetute non sono una strategia “duratura. Anche per l’Oms “entro due mesi il 50% degli europei sarà contagiato”.

Ci avvicineremo all’endemicità”Non sappiamo quando usciremo dal tunnel ma ci arriveremo”, ha detto il capo della strategia vaccinale Ema Marco Cavaleri. “Con l’aumento dell’immunizzazione della popolazione

e con Omicron, che darà un’immunizzazione naturale oltre la vaccinazione, ci avvicineremo velocemente verso uno scenario che sarà più vicino all’endemicità” ma “non dobbiamo dimenticare che siamo tuttora in pandemia”,

ha sottolineato comr ripota Tgcom. Stop al report giornaliero: esperti divisi. In vista del passaggio da una pandemia all’endemia è esploso il dibattito sull’opportunità del report

giornaliero dei casi, considerato inutile dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa e da alcuni esperti. La tesi sostenuta è che in una fase endemica o pre-endemica,

nella quale la popolazione convive con il virus, un conteggio giornaliero dei casi perde di significato, poiché a pesare non è più appunto il numero assoluto dei positivi, ma il numero di casi che

effettivamente vanno a caricare il sistema ospedaliero intasando reparti e terapie intensive perché di maggiore gravità. Le posizioni opposte dei mediciUn dibattito acceso

che vede però anche posizioni opposte. L’epidemiologo Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia, è assolutamente contrario.

“Corre l’idea di far diventare settimanali i dati giornalieri – spiega -: sarebbe come censurare l’epidemia. Bisogna bloccare questa idea malsana”. Fra gli esperti però

cresce la fronda di coloro che vorrebbero lo stop al bollettino giornaliero in questa fase pandemica caratterizzata dalla variante Omicron. “Abbiamo un aumento dei

tamponi positivi che dice poco dal punto di vista epidemiologico e ha come unico effetto quello di avere un effetto ansiogeno sulla popolazione”, spiega l’epidemiologo Pierluigi Lopalco.

Un pensiero condiviso pure da Matteo Bassetti. “Siamo rimasti gli unici a farlo e non ha alcun senso, ci fa solo fare brutta figura agli occhi del mondo”, spiega il primario di

Malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova. Anche all’interno del Cts c’è chi, come l’infettivologo Donato Greco, la pensa allo stesso modo. “Sarebbe un’ottima idea far

diventare settimanale il bollettino dei contagi”, dichiara facendo intendere che dell’argomento se ne parlerà con il governo. Oms: “50% europei sarà contagiato”La corsa di Omicron intanto prosegue in tutta Europa.

L’Oms valuta che, con gli attuali tassi di infezione, “oltre il 50% degli europei sarà contagiato da Omicron entro due mesi”. Una situazione davanti alla quale

l’invito alle case farmaceutiche è quello di sviluppare nuovi vaccini “che abbiano un alto impatto sulla prevenzione delle infezioni, oltre a quello sulle malattie gravi e la morte”.

Anche perché – secondo l’Organizzazione mondiale della sanità – combattere la pandemia a suon di booster “non è una strategia praticabile”.

Intanto l’aumento dei ricoveri spinge altre due Regioni – Lombardia e Friuli Venezia Giulia – verso la zona arancione. La nuova variante in Italia nelle ultime 24 tocca un picco di 220mila positivi con di 294 vittime.