Legittima difesa, le decisione del Governo: «Giusto sparare se qualcuno si intrufola in casa»
“Sì, chi sta dentro casa, se sente dei rumori e qualcuno che si muove nell’abitazione, non può fare indagini. Nell’incertezza può difendersi. Quello che dico è che chiunque entri in casa altrui per rubare o per uccidere ne accetta le conseguenze”. Così il ministro Giulia Bongiorno, durante la trasmissione “Agorà”, ha risposto alla domanda se sia giusto sparare contro chi sta entrando dentro una casa. Il Guardasigilli Bonafede: “Competenza è mia”.Legittima difesa, Bonafede: “Competenza è mia, non di Salvini” – E di legittima difesa ha parlato anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, rimarcando che c’è la volontà da parte del governo di “cambiare la legge sulla legittima difesa” sulla quale però, ha ricordato dopo le ultime dichiarazioni di Matteo Salvini, “il ministro dell’Interno non ha competenze”. Bonafede a L’aria che tira ha quindi sottolineato che la competenza in materia spetta al suo ministero. “C’è la volontà di migliorare la legge – ha aggiunto – al Senato sono depositati 8 disegni di legge e M5s e Lega stanno lavorando per un testo equilibrato”.
“Anm sbaglia, parole generiche” – Il Guardasigilli ha poi bacchettato il presidente dell’Anm, Francesco Minisci, secondo cui con la riforma della legittima difesa “si rischia di legittimare l’omicidio” e di “fondare una giustizia fai da te”. “Una frase sbagliata e molto generica”, ha commentato Bonafede. “Il presidente dell’Associazione nazionale magistrati ha tutto il diritto di esprimere perplessità, ci mancherebbe – ha proseguito – ma la frase è generica e non dice nulla del testo”. Bongiorno: “Nella P.a. occorre favorire il turnover” – Il ministro Bongiorno, nell’intervista tv, ha inoltre sottolineato che per quanto riguarda la Pubblica amministrazione la prima cosa da fare è “valorizzare i dipendenti che già vi lavorano e poi effettuare anche una bella operazione di ricambio generazionale”. A proposito del sblocco del turnover, la Bongiorno ha poi affermato: “Credo proprio di sì. A me non interessa assumere qualcuno tanto per assumere. Non ho l’ambizione di assumere per avere poi il tornaconto di voti”. “Credo che tutti sappiano – ha aggiunto il ministro – che ho un’esperienza professionale fuori dalla politica e tornerò al mio lavoro. Non ho nella testa di prendere voti con le assunzioni”.
Fonte: TgCom24