Nell’uso a breve termine le sigarette elettroniche provocano un’infiammazione polmonare simile o addirittura peggiore a quella delle sigarette classiche. Lo ha rilevato un team di ricerca greco dell’Università di Atene. Nel mirino degli scienziati coordinati dal professor Andreas Papapetropoulos, ci sono gli additivi e gli ingredienti aromatizzanti che finiscono nelle ricariche delle sigarette elettroniche. Papapetropoulos e colleghi hanno esposto diversi gruppi di topi a varie combinazioni di composti, oltre che al fumo delle sigarette tradizionali. Il primo gruppo di topi è stato esposto solo al fumo di sigarette classiche; il secondo al vapore di sigarette elettroniche contenenti glicole propilenico e glicerolo vegetale; il terzo al vapore di “e-cig” contenente glicole propilenico e nicotina; e il quarto al vapore con glicole propilenico, nicotina e aroma di tabacco. Tutti i topi sono stati ulteriormente suddivisi in due gruppi; il primo sottoposto a un’esposizione di breve termine, di soli 3 giorni, e il secondo sottoposto a un’esposizione di lungo termine (un mese).
I risultati
Al termine della sperimentazione gli scienziati hanno analizzato il tessuto polmonare degli animali trattati, mettendolo a confronto con quello di topi esposti ad aria per uso medico (gruppo di controllo). Papapetropoulos e colleghi hanno rilevato un aumento nella produzione di muco, marker di infiammazione e alterazioni della funzionalità polmonare nei gruppi esposti ai vapori di e-cig. Curiosamente il gruppo glicole propilenico e glicerolo vegetale ha mostrato un minor numero di effetti negativi nell’esposizione a lungo termine; ciò suggerisce che l’additivo provoca un’irritazione momentanea, destinata ad attenuarsi con l’uso continuato. Nel solo gruppo con glicole propilenico, nicotina e aroma di tabacco è stato invece rilevato un aumento di due proteine legate all’infiammazione; secondo gli studiosi questo risultato suggerisce che i componenti aromatizzanti presenti sul mercato potrebbero non essere sicuri anche nell’uso a breve termine. A preoccupare gli studiosi è stato il livello di stress ossidativo nelle cellule dei topi del gruppo esposto ai vapori con gli aromi, del tutto in linea con quello verificato nei topi esposti al dannosissimo fumo di sigaretta classica. Lo studio condotto dai ricercatori greci è stato pubblicato sulla rivista scientifica Lung Cellular and Molecular Physiology dell’American Journal of Physiology. Va sottolineato che lo studio greco è stato condotto sui topi e che i danni al tessuto polmonare delle persone è tutto da dimostrare e confermare.
fonte: Fanpage