Le tre amiche inseparabili uccise e travolte dal Tir un ora prima di partire per le vacanze
Le valigie caricate in macchina, il biglietto aereo in tasca. Destinazione Valencia, per fare una sorpresa a un’ex compagna che compiva gli anni e non vedevano da un anno. Ma Veronica Fili, 22 anni, Otilia Camelia Ceornodolea, 23 anni, e la coetanea Souaad El Aiassaoui, amiche inseparabili, non sono mai arrivate allo scalo di Bologna.
Sono state travolte da un tir in autostrada e l’unica a salvarsi, ora gravissima in un letto di ospedale, è Souaad, mentre la sorella Zainaba, 41 anni, che le stava accompagnando, è deceduta sul colpo. Amiche nella vita e unite nella morte, Veronica e Otilia. Sono stati gli agenti del commissariato di Sassuolo, quattro giorni fa, a bussare a casa delle famiglie per dire che le ragazze non c’erano più.
SOSPETTA AVARIA
Le tre amiche sono cresciute insieme, prima frequentando l’istituto Alessandro Volta di Sassuolo e poi continuando a frequentarsi nel tempo libero. Le serate con il gruppo, i viaggi, i sogni e le speranze.
Di Veronica e Otilia restano le foto di una vacanza a Londra, sedute ai lati del Tower Bridge in un giorno di pioggia. Tutto è finito sul una corsia della A1, all’altezza di Calcara di Crespellano, nel tratto tra Modena Sud e Valsamoggia in direzione di Bologna. Sono le sei di pomeriggio di giovedì scorso quando la loro automobile, una vecchia Alfa 147, sta viaggiando a velocità ridotta quando viene raggiunta da un camion da 35 quintali.
Viene centrata in pieno, un tamponamento terribile che non lascia scampo a Veronica, Otilia e Zainaba. Per l’uomo al volante del tir, un quarantaseienne originario della provincia di Caserta, è stata ipotizzata la possibilità che venga indagato per omicidio stradale plurimo, tuttavia le circostanze dell’incidente non sono chiare e sono al vaglio degli inquirenti.
L’uomo, rimasto illeso, ha riferito agli agenti della Polstrada di Modena nord incaricati di indagare sulle dinamiche dello schianto che l’auto delle quattro donne al momento dell’impatto era ferma. (IlMattino)