L’avvocato “barbone” forse ha trovato casa: “Speriamo bene, così è un inferno”
La storia di Ludovico aveva commosso l’Italia. L’avvocato caduto in disgrazia e costretto a dormire e vivere in strada a Napoli, a Piazza Vanvitelli. “Vorrei dire una sola parola, e nient’altro: grazie. Non avrei mai immaginato tanto affetto e tanta solidarietà. Quello che mi è mancato dalla famiglia l’ho avuto, incredibilmente, dagli estranei”. Alle 11,10 di ieri Ludovico, nome di fantasia, ha già abbandonato da ore il giaciglio di cartoni e coperte di fortuna nelle quali si avvolge per passare la notte in piazza Vanvitelli. Se ne sta rannicchiato, quasi accucciato come un randagio, in un angolo dell’ingresso della Funicolare di Chiaia. La gente passa e nemmeno sembra accorgersi della sua presenza. Accanto a lui tre grosse buste di nylon piene di panni e due trolley. “Qui dentro ho i libri che sono riuscito a portare con me. La lettura mi ha tanto aiutato in questi ultimi mesi…”. Da oggi la sua vita potrebbe cambiare. “Mi vedo con le due persone che si sono occupate di me. Mi hanno anticipato qualcosa, ora speriamo bene. Che cosa sono stati per me questi ultimi otto mesi? Potrei facilmente rispondere: un inferno. Ma non ho mai chiesto l’elemosina”.
(ilmattino.it)