L’attrice Stefania Zambrano: “Miss Trans Europa è una battaglia, non un semplice concorso”

15 Giugno 2020 - 16:58

L’attrice Stefania Zambrano: “Miss Trans Europa è una battaglia, non un semplice concorso”

L’attrice Stefania Zambrano: “Miss Trans Europa è una battaglia, non un semplice concorso”
E’ conosciuta principalmente per i ruoli in Robinù di Michele Santoro e ne La Parrucchiera di Stefano Incerti. Parliamo dell’attrice Stefania Zambrano. Da sempre impegnata con l’Associazione Transessuale Napoli, per far sì che alla sua comunità vengano riconosciuti i tanti diritti negati., la Zambrano è anche l’ideatrice di Miss Trans Europa.

“Miss Trans Europa è una battaglia, non un semplice concorso. Chiediamo che vengano riconosciuti i diritti mancati alla nostra comunità, visto che subiamo ancora tante discriminazioni e bullismo, a partire dai social. Il concorso, che è incominciato nel 2013, ha avuto tantissimo successo. Abbiamo mostrato quali sono le le caratteristiche delle ragazze transessuali”.

Un impegno che non impedisce a Stefania di portare avanti la sua carriera d’attrice. Il suo primo ruolo importante a livello cinematografico è stato Robinù di Michele Santoro.

“Mi è stato chiesto di partecipare al film Robinù nel corso di una cena; mi dissero che ero io la protagonista che cercavano. Ero sorpresa, soprattutto perché a differenza di altre ragazze dell’Associazione Transessuale Napoli non avevo partecipato ai provini. Al tempo stesso, ero entusiasta del fatto che un film volesse parlare di noi ragazze transessuali”.

Esperienza a cui è seguita La Parrucchiera di Stefano Incerti.

“Quando sono entrata a far parte del cast del film La Parrucchiera mi sentivo più idonea al teatro e decisamente poco abituata alle telecamere. Avevo senz’altro il terrore di sbagliare e, probabilmente per questo, ho litigato con Incerti nei primi giorni di riprese. Ero inesperta, ma col passare dei giorni ci ho provato gusto”.

Oltre a non escludere di tornare a recitare in teatro, la sua più grande passione, la Zambrano, sostenuta dall’Associazione Transessuale Napoli, ha voluto mandare un forte messaggio di difesa alla sua comunità durante l’emergenza Coronavirus.

“Nel corso della pandemia, Conte ha emanato tante leggi che non hanno aiutato le ragazze transessuali, costrette per tale ragione a ritornare in strada. Auspico sempre che le persone ricordino quanto noi siamo delle persone, prima di essere transessuali. Siamo persone come tutti, che abbiamo un cuore, una mente e non abbiamo bisogno di etichette. In amore si è tutti uguali, come si possono amare un uomo e una donna, lo stesso può accadere sia tra due uomini, sia tra due donne”.

Problematiche, quelle delle ragazze transessuali costrette a prostituirsi, che lei stessa ha vissuto in prima persona. Fortunatamente, Stefania è però riuscita a rialzarsi.

“Sono stata una escort, fin dalla giovane età, ma in seguito ho trovato il mondo del cinema e del teatro. Faccio eventi. In questo periodo segnato dalla quarantena, per fortuna non me la sono vista dura nell’economia, ma vedere in televisione le bare di tante persone mi ha procurato un immenso dolore. Mi svegliavo piangendo e chiudevo le mie giornate con le lacrime. Il lavoro da cassiera, in un minimarket di cui ho preso la gestione, è stato per me una mano di Dio. Mi ha aiutato a non deprimermi”.