Nella soleggiata domenica napoletana, lo Stadio Maradona ha ospitato uno scontro di alta classifica tra Napoli e Atalanta. I padroni di casa, reduci da un entusiasmante filotto di vittorie contro Lecce, Como e Milan, affrontavano la squadra di Gasperini con la speranza di proseguire la striscia positiva e consolidare il primato in Serie A. Ma l’Atalanta, priva per scelta del suo miglior attaccante Matteo Retegui, capocannoniere del campionato, si è presentata in campo con un piglio aggressivo e una strategia che ha sorpreso i partenopei fin dai primi minuti.
Vista l’assenza di Retegui, Gasperini ha schierato in attacco Lookman e De Ketelaere, una mossa che si è rivelata vincente. Nei primi trenta minuti, infatti, l’Atalanta ha letteralmente schiacciato il Napoli nella propria metà campo, spingendo con un pressing alto e un gioco offensivo. La difesa del Napoli, con un Lukaku irriconoscibile e costantemente controllato dallo svedese Isak Hien, ha subito l’aggressività degli ospiti senza riuscire a reagire.
La cronaca si accende subito: nei primi tre minuti, Lookman va a segno due volte, prima con un tocco ravvicinato su un rimpallo fortunato che sorprende Meret sul primo palo, e poi con un tiro potente da fuori area che si insacca sotto la traversa. Napoli sotto di due reti in meno di cinque minuti e in evidente difficoltà, incapace di costruire azioni offensive incisive. Ottime le prestazioni di Zappacosta, sempre attento nel contenere le avanzate azzurre, e dei centrocampisti atalantini, che hanno saputo interrompere sul nascere qualsiasi tentativo di ripartenza del Napoli.
Il primo tempo si chiude con un dominio bergamasco e un Napoli spento, incapace di trovare varchi. La ripresa inizia con un cambio di atteggiamento tattico dell’Atalanta, che si schiera con una difesa quasi a cinque, arretrando Zappacosta e Ruggeri per proteggere il vantaggio. Il Napoli tenta di reagire, ma gli attacchi si infrangono contro l’ordinata retroguardia atalantina. Anche i cambi operati da Conte – con l’ingresso di Simeone per Lukaku, di Ngonge per Politano e di Neres per Kvaratskhelia – non cambiano il volto della partita. L’Atalanta rimane salda e continua a mantenere il controllo della partita.
All’inizio del secondo tempo, Kolasinac segna il terzo gol, che viene però annullato per fuorigioco. Ma l’Atalanta non si ferma e, all’ultimo minuto, Retegui entrato in campo segna il definitivo 3-0 con un tiro al volo potente nell’angolino, sorprendendo ancora Meret. Napoli sconfitto nettamente in casa, con l’Atalanta che si candida così prepotentemente come seria pretendente allo scudetto.
Per il Napoli, una battuta d’arresto pesante, che lascia aperti molti interrogativi: dopo una serie di vittorie incoraggianti, il crollo di oggi solleva dubbi sulla capacità della squadra di mantenere continuità nei momenti cruciali del campionato. Conte dovrà riorganizzare idee e strategie per ritrovare un’identità chiara e concreta in vista delle prossime sfide.
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