“LASCIATELO STARE”. Massacrato dal branco al parco giochi per difendere il nipote

10 Luglio 2019 - 10:40

“LASCIATELO STARE”. Massacrato dal branco al parco giochi per difendere il nipote

“LASCIATELO STARE”. Massacrato dal branco al parco giochi per difendere il nipote

Un episodio di inaudita violenza quello che si è registrato a Etnaland, parco dei divertimenti a Catania. Un ragazzo di Bagheria ha subito un violento pestaggio da parte di un branco di ragazzi. La sua unica “colpa” è stata quella di aver reclamato la restituzione di un paio di ciabatte precedentemente sottratte al nipote.

Dopo un’accesa discussione, si è scatenato l’inferno. Secondo una prima ricostruzione dei fatti e stando a quanto denunciato dal padre del ragazzo bagherese in un post su Facebook, tutto è partito quando un giovane, di Catania, ha rubato le ciabatte a suo nipote. Da qui sarebbe nata un’accesa discussione, che sarebbe poi degenerata. Una decina di persone avrebbe accerchiato il ragazzo di Bagheria, picchiandolo e procurandogli la rottura del naso, dello zigomo, problemi con mandibola e varie tumefazioni in faccia (come si vede nella foto postata dal papà).

A raccontare lo spiacevole episodio è lo stesso genitore attraverso un post su Facebook, con tanto di foto, che ha raccolte decine di migliaia di commenti e svariate condivisioni: “Ieri pomeriggio mio figlio si trovava a Etnaland di Catania, un ragazzo ha rubato le ciabatte a mio nipote. Loro si sono accorti chi le aveva prese, così sono andati a farsele ridare, ma ad un certo punto per tutta risposta questi hanno iniziato a inveire contro di loro. Era una decina circa. Hanno procurato a mio figlio la rottura del naso, dello zigomo, problemi con mandibola, varie tumefazioni in faccia. Mio figlio è stato colpito anche con delle pietre. Tutto questo senza che nessuno intervenisse, solo alcune donne. Insomma, una vergogna totale. Sono intervenuti i carabinieri e non potuto fare altro che accompagnare mio figlio al pronto soccorso dove sarà a breve operato. Spero che qualcuno abbia visto o sappia qualcosa. O magari ha filmato con un telefonino tutto ciò, per poter rintracciare sti animali. Conosco un Dio di giustizia e sono sicuro che Lui farà giustizia”.

Fonte: Teleclubitalia.it