“La via da seguire e’ quella delineata da una ricerca dell’Universita’ di Edimburgo, pubblicata su Lancet la scorsa settimana e’ necessario un altro lockdown”. Lo ha detto Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene all’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore e consigliere del ministro della Salute, intervenuto oggi al webinar “Oltre l’emergenza” che si e’ svolto oggi in modalita’ virtuale a Veronafiere
“Le misure contenute nell’ultimo Dpcm sono un passo avanti, ma non sufficiente per affrontare la circolazione del virus in questo momento”, ha detto il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi. “Le misure – ha aggiunto – vanno prese in modo proporzionato alla circolazione del virus e il virus in questo momento in alcune aree del nostro Paese dilaga incontrollato”.
La soluzione per il consigliere del ministro, Roberto Speranza, sono i “lockdown locali”. E aggiunge: “Le decisioni vanno prese prima. Io 2-3 settimane fa ho detto: ‘siamo sulla lama del rasoio e dobbiamo prendere delle decisioni coraggiose, altrimenti ci troviamo ad avere 16mila casi prima di Natale’. In realtà non sono state prese né dallo Stato né dalle Regioni queste decisioni coraggiose che vanno ad anticipare il virus, non a inseguirlo.
Perché dal momento in cui hai un indice di contagio di 2,5 come ora in alcune parti del Paese, e hai decine di migliaia di focolai, non sei più in grado di contenerlo ma devi sempre mitigare.
E diciamoci la verità, la mitigazione avviene solo con lockdown veri, non con queste misure che sono in qualche modo misure di facciata”. Con l’indice di contagio di 2,5 “c’è bisogno di misure più aggressive – continua Ricciardi -. Non lo dico io, lo dice uno studio pubblicato da colleghi dell’università di Edimburgo su ‘Lancet’ dopo l’analisi delle esperienze di 131 Paesi in questi 7 mesi”.
“Se facessimo in questo momento” una serie di restrizioni su scuole, mezzi pubblici e smart working che “avremmo dovuto fare due settimane fa”, oggi “saremo in grado in aree come Milano, Napoli, Roma, in alcune zone del Piemonte e in Liguria di dimezzare l’Rt” che ora è a 2,5 – prosegue Ricciardi -. Con questo indice, che significa che una persona mendiamente ne contagia 2 e mezzo, si ha il raddoppio dei casi in due/tre giorni, cosa che è insostenibile già adesso per i servizi sanitari, figuriamoci tra una settimana”, aggiunge, specificando di aver “consigliato queste misure al ministro Speranza e sono sicuro che le ha raccomandate fortemente però poi è la politica in generale che prende queste decisioni”.
La stagione invernale rischia di essere drammatica. “Se abbiniamo gli strumenti tecnologici che abbiamo a misure precauzionali, forse riusciremo ad adottare lockdown più mirati e non passare un inverno così drammatico, ma la situazione è questa. C’è molta frustrazione tra noi consiglieri ma dobbiamo incalzare positivamente chi prende decisioni importanti”, spiega Ricciardi che poi fa una panoramica europea.
“Sono momento drammatici ovunque – continua -, ma come scienziati non dobbiamo lasciarsi prendere dallo sconforto ma lavorare alle soluzioni: sono sicuro che un giorno riusciremo a tornare ad abbracciarci, a frequentarci. Ci sono paesi come Francia e Spagna che sono fuori controllo, ora si può solo mitigare e per farlo ci vuole un lockdown serio e la chiusura delle scuole”.
Fonte: Repubblica.it