Alla data di oggi, giovedì 14 maggio, sulla base della mappa interattiva messa a punto dall’Università Johns Hopkins, il coronavirus SARS-CoV-2 ha infettato nel mondo quasi 4,4 milioni di persone e ne ha uccise poco meno di 300mila (in Italia al momento si registrano 222mila contagi e oltre 31mila morti).
Questi numeri, col passare del tempo, aumenteranno inesorabilmente, anche perché in varie parti del pianeta la diffusione è ancora molto rapida, tuttavia queste cifre potrebbero diventare molto più tragiche dell’atteso, perché il patogeno potrebbe non sparire mai.
Ad ipotizzare questa inquietante scenario è un importante rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, il dottor Mike Ryan, direttore esecutivo del programma per le emergenze sanitarie dell’OMS.
Lo scienziato, intervenuto mercoledì 13 maggio in seno a un briefing sull’emergenza coronavirus tenutosi a Ginevra, ha dichiarato che il SARS-CoV-2 “potrebbe diventare un altro virus endemico nelle nostre comunità, questo virus potrebbe non scomparire mai. L’HIV non è scomparso”.
“Non sto confrontando le due malattie – ha aggiunto il dottor Ryan – ma penso che sia importante essere realisti. Non credo che nessuno possa prevedere quando o se questa malattia scomparirà”.
Lo scienziato non esclude questa possibilità anche nel caso in cui venisse sviluppato un vaccino efficace e sicuro, che secondo alcuni laboratori di ricerca particolarmente ottimisti potrebbe essere disponibile già nell’autunno di quest’anno.
Nel mondo al momento ci sono oltre cento vaccini candidati in sperimentazione, fra i quali alcune preparazioni sono già entrate nella sperimentazione clinica (cioè sull’uomo).
Ma perché secondo il dottor Ryan, pur disponendo di un vaccino, il coronavirus potrebbe non essere eradicato? Pur avendo una possibilità di eliminare il virus, sottolinea lo studioso, “quel vaccino dovrà essere disponibile, dovrà essere altamente efficace, dovrà essere reso disponibile a tutti e dovremo usarlo”.
Il riferimento è al fatto che se davvero disporremo della preparazione giusta, dovrà essere essere fatto in modo che tutte le persone possano averne una dose, che le autorità sanitarie siano in grado di distribuire queste dosi e che le persone vogliano davvero prendere quel vaccino.
Negli Stati Uniti, secondo un recente sondaggio, soltanto metà della popolazione statunitense compresa tra i 35 e i 44 anni prenderebbe il vaccino contro il virus, con tutto ciò che ne consegue sulla circolazione.
Fonte: Fanpage