L’agente aveva parcheggiato nel posto dei disabili, Gian Marco si è tolto la vita. Ora minacce sui social
La storia di Gian Marco Lorito è finita in tragedia, il 44enne agente della polizia locale di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, si è suicidato nella giornata di ieri. Il 24 gennaio 2018 l’uomo, di origini siciliane, era con i colleghi all’università di Bergamo per seguire un corso anti-infortunistica. Prima di entrare nell’edifico ha parcheggiato l’auto di servizio nel posto riservato ai disabili. E in quel momento è iniziato il suo incubo.
Per denunciare l’accaduto il presidente della sezione bergamasca dell’Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, Giovanni Manzoni, ha scattato una fotografia e l’ha pubblicata sui social. In poco tempo l’immagine ha fatto il giro del web, attirando l’attenzione dei giornali locali.
Lorito ha quindi scritto una lettera a Manzoni, si è scusato e ha offerto all’associazione un contributo di cento euro. La risposta immediata non è però servita a fermare gli insulti via social. Un continuo flusso di messaggi di offese e inviti a togliersi la vita. L’agente non ce l’ha fatta a sopportare la gogna e si è ucciso davvero, con un colpo di pistola alla testa all’interno dell’auto di servizio. Ora l’incubo è però iniziato per Manzoni, preso di mira sui social per aver diffuso la foto. Anche lui, come Lorito, riceve insulti e minacce online.
Fonte: tgcom24.mediaset.it