Il 13 gennaio del 1996, ad Arlinghton, contea di Tarrant, era una giornata calda. Donna Hagerman decise di portare i suoi figli, Amber (9 anni) e Ricky (5) a divertirsi qualche ora al parco per poi andare a mangiare un panino da Burger King.
Dopo pranzo a Donna toccava l’incombenza più temuta da una mamma americana: accompagnare la figlia nella vendita dei biscotti porta a porta delle ragazze Scout.
Armati dei dolcetti e di grandi sorrisi madre i figli bussarono alle porte di amici e conoscenti, dispensando manicaretti non proprio eccezionali, ma genuini.
Poi la famigliola si spostò a casa dei genitori di Donna, i nonni dei due bimbi, in attesa che papà Richard li raggiungesse dopo il lavoro.
I piccoli salirono in sella alle loro piccole bici e cominciarono a fare su e giù per il cortile della villetta. Con quei dolci occhi azzurri, la Tshirt rosa e suoi capelli raccolti da un nastro bianco e nero, mentre cantava America the Beautiful, la piccola Amber era l’immagine della spensieratezza.
Mentre pedalava con la sua bici insieme al fratellino, la piccola Scout finì per allontanarsi dall’isolato ritrovandosi in un lotto di case a 8 minuti dalla casa dei nonni. Dopo poco Ricky ritrovò la strada di casa, Amber no.
Il vecchio Jimmie Kevil, 78 anni, si trovava nel cortile della sua casa in Ruth Street, non lontano da un enorme impianto di General Motors, quando vide un un pickup nero di grossa cilindrata aggirarsi sulla strada.
Un uomo saltò giù dal mezzo, tirò via la ragazzina dalla bici e la caricò sul furgone. Unico testimone della scena, Kevil avvertì immediatamente la polizia e si precipitò dai Whitman gridando che qualcuno aveva preso Amber. Fonte: Fanpage.