Il tragico omicidio di Giulia Tramontano,da parte di Alessandro Impagnatiello,a Senago (Milano) ha sconvolto l’Italia la scorsa settimana.
La giovane donna ritrovata morta mercoledì 31 maggio e il suo fidanzato, Alessandro Impagnatiello, ha confessato di averla uccisa.
Giulia stava aspettando un bambino dal suo assassino e il fatto che sia stata uccisa proprio da colui che doveva proteggerla e amarla rende la vicenda ancora più tragica.
Durante l’interrogatorio, Alessandro ha raccontato della sua relazione parallela con una sua collega di 23 anni.
Giulia aveva scoperto questa relazione parallela solo pochi giorni prima del suo assassinio.
Le due donne si erano incontrate in un bar dove lavorava Alessandro e la ragazza aveva parlato con Giulia delle bugie che il compagno le aveva raccontato.
Secondo quanto ha raccontato Alessandro, la conversazione tra i tre era stata pacifica, ma le chat tra lui e la vittima dipingono un’altra immagine, mostrando che Giulia era arrabbiata con il fidanzato.
La sera dell’omicidio, la situazione era tesa in casa e, secondo la ricostruzione del barman, Giulia si era procurata dei tagli alle braccia e aveva detto di non voler più vivere.
Nonostante gli sforzi per avvicinarsi a lei, la vittima avrebbe continuato a resistere.
Alessandro ha poi ammesso di averle inflitto dei colpi alla gola per evitare che soffrisse ulteriormente e di aver continuato a infierire anche quando Giulia ha cercato di difendersi.
Tutto questo si è svolto senza che i vicini si accorgessero di nulla, perché, secondo il suo racconto, la vittima non aveva urlato.
Fonte: fanpage
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