La meraviglia dell’essere imperfetti. Luca Trapanese ai giovani: “ Concedetevi di cadere.”

12 Agosto 2022 - 13:24

La meraviglia dell’essere imperfetti. Luca Trapanese ai giovani: “ Concedetevi di cadere.”

Nel salotto letterario en plein air di Piazza Sapienza a Gaeta, ieri sera Luca Trapanese, scrittore, assessore
alle politiche sociali presso il Comune di Napoli, responsabile delle attività per le disabilità, volontario in
paesi in via di sviluppo e fondatore di “ A ruota libera Onlus”, ha presentato il suo libro, dal titolo “Le nostre

imperfezioni”, accompagnato dalla scrittrice Patrizia Rinaldi e il fondatore della sezione AID di Napoli,
Giovanna Gaeta. Una serata speciale, dal forte impatto emotivo moderata da Alessandro Esposito
dell’Ass.ne “Nausicaa”, Vittoria Ialongo e Pierferdinando Buttaro, organizzata dalla libreria “Il Sole e la
Comete” per la rassegna “Libri al sole”.

Argomento centrale: l’imperfezione, nella sua meravigliosa unicità.
La piazza gremita, non una sedia rimasta libera, non uno spettatore non catturato dalla sensibilità degli
ospiti che con tanta chiarezza e semplicità si sono raccontati.

“Volevo raccontare delle difficoltà- spiega Trapanese – degli ostacoli e delle imperfezioni di cui è composta
la vita. Bisogna fermarsi, smettere di inseguire gli obiettivi irraggiungibili e fasulli che ci ostentano i social.

Questo bisogna trasmettere ai giovani:siate felici, siate voi stessi. Livio, il protagonista del romanzo che
presento qui questa sera “le nostre imperfezioni”, è angelo che si concede di scivolare.

Ho incontrato le persone giuste, sin da quando sono piccolo. Luca, infatti, è la sintesi di ogni sguardo
incrociato. Tra questi, sicuramente, c’è Patrizia Rinaldi, alla quale sarò sempre riconoscente; durante un
nostro viaggio mi ha invitato a cominciare a scrivere, stilare una griglia dei primi capitoli del, la sua amicizia,

la sua maternità mi hanno dato il coraggio di sedermi e raccontare.
Non mi reputo un rivoluzionario, non combatto, non voglio , non siamo in guerra. Semplicemente non
dobbiamo avere paura di dire la verità e presentare le tante e diversissime possibilità; è la mia normalità
essere quello che sono, padre di Alba, uomo single che ha scelto di adottare una bambina con la sindrome
di Down.

Alba mi è scoppiata dentro al cuore come ogni figlio fa per il proprio genitore, non di più, non di meno. Era
stata affidata in ospedale dalla madre, non abbandonata; non ha importanza quali siano state le
motivazioni che hanno spinto questa donna a allontanarsi per sempre dalla bambina, è stata comunque

lodevole e coraggiosa la scelta di metterla al mondo immaginando per lei, evidentemente, scenari futuri
migliori. Diverso è abbandonare per sei giorni un figlio bisognoso di cure e attenzioni in casa da solo,
lasciandolo morire.

Per fare rivoluzione non serve urlare, non serve scrivere libri, basta farlo nelle propria quotidianità.
È indispensabile, adesso, una grande comunicazione, far entrare le persone nel mondo della disabilità
molto spesso emarginata perché sconosciuta; siamo abituati a percepirla come fastidio costante, ostacolo

alla nostra corsa al successo. Il nostro obiettivo, invece, deve essere quello di rieducare le persone,
soprattutto gli adulti, troppo sovra strutturati, a includere e intravedere nelle differenze… la ricchezza.
È la società tutta che deve impegnarsi a tale integrazione. Bisogna prepararsi ad accogliere le persone

disabili, che prima di ogni cosa sono persone e meritano un trattamento civile ed equo, uguale a chiunque
altro.”

In un calderone di parole in cui si intrecciano finzione e realtà Livio, il protagonista, racconta se stesso
attraverso gli occhi di Luca. Un romanzo, un cammino, una vita, noi. Questo vuole essere “Le nostre
imperfezioni”.

Soddisfatto della serata il pubblico, istruito e commosso, tra una stretta di mano e una firma sul libro
appena acquistato, svuota lentamente la piazza, custode silenziosa del messaggio impresso ieri: la bellezza
della semplicità, la piena libertà di vivere se stessi così come si è, la voglia di amare, la voglia di cambiare e il
coraggio di sbagliare.