Il Napoli esce sconfitto all’Allianz Stadium di Torino contro una Juventus pragmatica come sempre. Una vittoria di “corto muso” con un gol di testa, già 4 in questo campionato, regala alla Juventus la momentanea vetta della classifica.
Un primo tempo ad altissima intensità da parte delle due squadre ci regala molte occasioni da ambo le parti. L’assenza di un terzino sinistro di spinta costringe il Napoli ad attaccare solo sul lato destro di Di Lorenzo e Politano, cosa che inizialmente stava dando i suoi frutti, ma che a lungo andare è scemata in prevedibilità. Oltretutto questa continua insistenza sull’out di destra ha fatto sì che Kvaratskhelia non prendesse confidenza con la partita.
Sono i due diamanti delle rispettive squadre, Vlahović e Kvaratskhelia a divorarsi due gol clamorosi: il primo, salvaro clamorosamente da Natan, il secondo, a tu per tu con Szczesny, la spara alto dopo uno stop lungo. Il primo tempo è un continuo ribaltarsi di fronte da tutti i lati, ma il punteggio non si sblocca.
Nel secondo tempo la Juventus sfrutta la grandissima capacità di cross di Cambiaso: l’ex Genoa aveva già nel primo tempo messo in mezzo un paio di palloni molto pericolosi. Ma è al 50esimo minuto che il suo cross a rientrare trova – di nuovo – Federico Gatti. Lo stacco di testa del difensore bianconero ex Frosinone è poderoso. La Juventus è quindi in vantaggio.
Sappiamo tutti qual è la tattica di Allegri dopo il gol del “corto muso”. Infatti, dopo l’infortunio di Vlahović, viene inserito Milik per dare fisicità e fare da perno, mentre gli altri 10 restano arroccati davanti alla porta di Szczesny, tutti sempre dietro la linea del pallone. Ciò crea una densità in campo e in area che permette solo uno sterile giro-palla o dei cross inutili, vista la grande affluenza di maglie bianconere.
Il match si conclude così: 1-0 per la Juventus e Napoli che trova la terza sconfitta consecutiva in questo temibile filotto di partite complicatissime, dopo Atalanta, Real e Inter. Nonostante ciò, si riesce a vedere uno spiraglio: questo non è il Napoli sfaticato di Rudi Garcia, compassato, alla ricerca della giocata semplice. Si vedono sprazzi di grandi invenzioni e grande intensità, alternati a blackout totali. Mazzarri sta lavorando, ma c’è da chiedersi: questo lavoro porterà risultati?
Scritto da Andrea Chianese.
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