Una maestra del corpo di ballo «razzista», che ha preteso la pratica del “whitefacing” da una ballerina nera, per rappresentare “Il lago dei Cigni”. Lo ha denunciato Chloe Lopes Gomes, ballerina 29enne dello Staatsballett di Berlino.
In un’intervista allo Spiegel ha raccontato di essere stata vittima di forti discriminazioni a causa del colore della sua pelle. In passato la sua maestra di ballo avrebbe preteso che la ballerina truccasse il viso di bianco per non penalizzare «l’omogeneità» della rappresentazione del “Lago dei cigni”.
La ballerina francese ha raccontato di aver subito forti discriminazioni nella prestigiosa istituzione della capitale tedesca a causa del colore della sua pelle. Alla fine di ottobre, Lopes Gomes non ha avuto il rinnovo del contratto, e a questo punto si è fatta avanti, per denunciare le discriminazioni. La vicenda è rimbalzata sulla stampa locale, che riporta delle accuse in particolare nei confronti della maestra di ballo, che pretese in passato, fra l’altro, che la ballerina truccasse il viso di bianco, per non penalizzare “l’omogeneità” della rappresentazione del Lago dei cigni. Secondo il Tagesspiegel si tratterebbe di «una tedesca dalla biografia nell’est».
La Lopes Gomes, che ha lavorato in passato nelle compagnia di Nizza, di Londra e per il “Bejart Ballet” ha affermato di non essere mai stata tanto discriminata come accaduto allo Staatsballett di Berlino. Il caso ha sollevato polemiche anche nel settore: la rivista tedesca “Ballett Journal”, ad esempio, scrive della vicenda con un articolo dal titolo “come una cattiva ballerina si mette in scena come vittima”.