La Casa dell’Orrore. Botte, larve nel naso e nella trachea degli anziani: «Uno in meno»
Cinque persone sono state iscritte nel registro degli indagati per un caso di larve nel naso e nella trachea dei pazienti ospiti di una casa di risposo di Borgo d’Ale, in provincia di Vercelli. Gli insetti erano stati trovati a febbraio dai medici che avevano visitato due anziani – un uomo e una donna – in seguito trasportati in ospedale Sant’Andrea di Vercelli e poi deceduti durante il ricovero.
Sul più grave – l’uomo a cui era stata praticata una tracheotomia – i medici avevano individuato delle larve in fondo alla trachea, entrate nell’organismo presumibilmente proprio dalla ferita della tracheotomia. Il paziente era morto alcuni giorni dopo il ricovero anche se l’autopsia aveva escluso che il decesso fosse stato causato da quei corpi estranei. La donna invece aveva le larve nelle narici. Quella scoperta aveva fatto scattare i controlli dell’istituto di vigilanza dell’Asl di Vercelli che aveva eseguito più d un’ispezione della casa per anziani La quercia di Borgo d’Ale.
Le indagini – condotte dalla procura di Vercelli – sono state chiuse nelle ultime settimane. Gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati cinque persone, tra il legale rappresentante della società che gestisce la struttura, Sereni orizzonti, il dirigente della macro-zona di cui fa parte la struttura, la direttrice, e il direttore sanitario della casa di riposo. Il fascicolo, affidato al pubblico ministero Davide Pretti, indaga per abbandono di incapace e maltrattamenti.
Gli ispettori dell’Asl avevano trovato condizioni igieniche irregolari nella struttura, con locali non climatizzati e l’assenza di zanzariere per impedire agli insetti di entrare nelle stanze. Anche i Nas avevano eseguito delle ispezioni nella casa di riposo nei mesi scorsi. (Fanpage)