«La belva è tornata» Torna l’incubo per Elisa, la bimba malata di leucemia
«La belva bastarda è tornata. La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa. Il trapianto non ha tenuto». Parole forti e disperate quelle di papà Fabio nel suo appello social su facebook. La piccola Elisa, la bimba di quattro anni affetta da leucemia di cui si sono occupati in passato anche Fiorello e Anastacia, sta lottando come una leonessa. Sempre con il sorriso stampato sul volto. Ma ora cerca un nuovo donatore di midollo osseo, dopo che un primo trapianto, compiuto nel gennaio 2018, è fallito. Il padre della piccola ha lanciato un accorato appello dal proprio profilo Facebook. In un lungo messaggio, il padre sottolinea che la piccola è assistita con grande attenzione e professionalità dai medici dell’ospedale Bambino Gesù di Roma e ricorda la grande disponibilità dei tanti che hanno offerto aiuto e le terribili vicissitudini della bimba e del fallito trapianto effettuato da un donatore compatibile all’85/90 per cento.
«Sono parole che non avrei mai voluto scrivere. Ma mi sento in dovere per rispetto alle migliaia di persone che ci seguono e che costantemente ci scrivono e ci aiutano ormai da 2 anni di non poter più stare in silenzio.Dopo 2 anni di sofferenze, di speranze, illusioni, mille difficoltà e rare piccole gioie, quando sembrava illuminarsi la strada in fondo al tunnel, quando si riaccendeva un concreto barlume di speranza. Tutto finito. Tutto spazzato via. La belva bastarda è tornata. La tanto temuta leucemia è ritornata a riprendersi il corpicino minuto di soli 12 chili della piccola Elisa. Il trapianto non ha tenuto». Scrive il papà della piccola Elisa, che spera in un altro donatore al più presto.
«Elisa dopo quasi 5 mesi di camera sterile con durissime conseguenze (ha avuto una Gvhd di terzo grado lottando tra la vita e la morte) – spiega Fabio nel racconto su facebook – è riuscita nonostante tutto a riprendersi e ha ricominciato a mangiare camminare e giocare. Sembrava finalmente finisse l’incubo. Poi verso luglio 2018 alcuni valori del sangue hanno cominciato ad oscillare e purtroppo hanno fatto capire che il chimerismo (le cellule del donadore nel sangue del donante) che prima erano al 100 per 100 stavano scemando sempre più in fretta. Nonostante I medici abbiano provato a riprestinare la situazione non c’è più stato nulla da fare, la malattia era tornata. Dopo 2 anni di devastanti chemio e farmaci dopo che Elisa è legata al catetere venoso che l’alimenta 24/24 è tutto da rifare. Si dovrà procedere ad un secondo difficile pericoloso invasivo trapianto. Rimane l’unica speranza di poterla guarire definitivamente».
«Io e la mia compagna stiamo letteralmente tremando – conclude nel post – Rimaniamo ovviamente fiduciosi. Siamo in uno dei centri piu all’avanguardia di queste malattie terribili, il Bambino Gesù del Vaticano e con dei professionisti tra i migliori al mondo, il prof Franco Locatelli (ha guarito tantissimi bambini tra cui il piccolo Alex) e il suo staf medico ed infermieristico. Non può non deve finire così ELISA ti scongiuriamo non lasciarci. Grazie a chi ci condivederà nella preghiera o con un semplice pensiero positivo». (Leggo)