L’ inquietante sms di Paola Cappa ad un amico: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”

15 Maggio 2025 - 21:27

L’ inquietante sms di Paola Cappa ad un amico: “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi”

«Mi sa che abbiamo incastrato Stasi». È questo il contenuto di un sms attribuito a Paola Cappa, cugina di Chiara Poggi, che secondo il settimanale Giallo sarebbe finito tra i 280 nuovi messaggi ora al vaglio della Procura di Pavia.

L’inchiesta, riesaminata alla luce di nuovi elementi, si concentra anche su Andrea Sempio, amico del fratello della vittima.

Il messaggio risalirebbe ai giorni successivi all’omicidio avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, per cui Alberto Stasi, fidanzato di Chiara all’epoca, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere, pena quasi interamente scontata.

Paola e Stefania Cappa, sorelle gemelle e cugine di Chiara, non sono mai state indagate, ma da sempre la loro figura ha suscitato attenzione tra chi segue il caso.

Ora, secondo quanto riportato dalla rivista, emergerebbero messaggi e post social che gettano nuove ombre.

Tra questi, una foto pubblicata da Paola nel 2013 raffigurante delle calze a quadretti e un’impronta a pallini – dettaglio che ricorda l’impronta trovata nella villetta del delitto – accompagnata dalla frase:

«Buon compleanno sorellina».

Altri dettagli riguardano una storia Instagram di Stefania, con un bambino e la scritta «Fruttolo», riferimento che gli inquirenti associano al vasetto di yogurt rinvenuto in casa Poggi subito dopo il delitto.

Inoltre, spuntano intercettazioni telefoniche dell’epoca in cui Paola si lamenta con la nonna per i disagi provocati dalla presenza in casa dei genitori di Chiara, la cui abitazione era allora sotto sequestro.

Il contenuto degli sms e delle conversazioni suggerirebbe rapporti tesi tra le due gemelle, con un intento comune – stando a quanto affermato dal settimanale – di concentrare i sospetti su Alberto Stasi, oggi quasi libero.

Nel frattempo, Andrea Sempio – già oggetto di una pista alternativa anni fa e poi scagionato – è stato visto rientrare ieri nella caserma dei carabinieri Montebello di Milano, accompagnato dalla madre e da uno dei suoi legali, Angela Taccia, per completare formalità legate a una perquisizione e alla restituzione del cellulare sequestrato dai militari.

L’indagine resta aperta e in aggiornamento, con la Procura di Pavia impegnata a verificare la rilevanza dei nuovi elementi.

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