Kekko Silvestre, frontman dei Modà, è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo. Il cantante, dopo più di un anno di pausa, ha annunciato che il gruppo è pronto a tornare con un nuovo album, la cui uscita è prevista per il 2019: “I Modà ritorneranno, sicuramente l’anno prossimo. Non so se all’inizio dell’anno o un po’ più avanti- C’è un album che non vedo l’ora di farvi ascoltare. Credo che lo chiameremo Testa o Croce. Non so quando esattamente, ma uscirà nel 2019. Ho letto cose che mi hanno ferito: che i Modà si sono sciolti, che hanno cambiato cantante. Non è vero: non ci siamo sciolti, faremo sempre musica”.
Il sogno sfumato del film
Kekko aveva annunciato di volersi fermare per un periodo per dedicarsi completamente a un progetto tutto nuovo: la realizzazione di un film. Ha accarezzato quel sogno per un anno, arrivando a un passo dal realizzarlo prima di doversi arrendere: “Avevamo preso una pausa perché volevo fare un film. Ci ero riuscito, avevo scritto la storia, trovato gli attori e i soldi: quasi 3 milioni e mezzo di euro. Quando ho trovato tutto, non sono riuscito s trovare chi lo distribuisse. A quel punto sono rimasto un po’ deluso. Quei soldi avevano una scadenza: se entro il 30 novembre 2017 non avessi trovato il distributore avrei dovuto restituirli. Quindi il film è sfumato così. Dopo è arrivata la possibilità di fare il libro”.
La vita prima del successo
Silvestre è tornato alle sue origini, quando decise coraggiosamente di mettere da parte il suo lavoro per tentare la sua scalata nel mondo della musica: “Prima di diventare famoso avevo un lavoro dignitoso, facevo il fattorino in proprio. Stavo bene: avevo uno stipendio decente, potevo permettermi le vacanze e portare fuori la mia fidanzata. A un certo punto ho capito che avrei dovuto provare a fare un disco. All’inizio non riuscivo a guadagnare e pensai quasi di mollare, di tornare a quello che facevo prima. Mia madre in quel periodo si ammalò e mi chiese di continuare a cantare, voleva che facessi un disco. Le dissi di sì perché era malata e volevo farlo per lei. Così mi chiusi in studio e scrissi il disco che mi avrebbe regalato il successo”.
La nascita di Gioia, la sua bambina
Infine, l’artista si concentra sull’unica proprietà della sua vita: la piccola Gioia, sua figlia. È stato l’amore per lei che ha ispirato al sua voglia di cambiare vita e mettere radici: “Quando diventi papà cambiano le priorità. Torni a casa e ti basta il sorriso, tutto il resto può andarsene a quel paese. Con i bambini la vita cambia in meglio perché la paternità ti tiene lontano da certe cose, cose che prima facevi tipo uscire la sera o altre cose del genere. Mia figlia all’inizio non mi riconosceva quando tornavo dalle tournee, si nascondeva dietro la madre”.