Internal freeze il viaggio onirico di Alessandra Sorrentino

3 Marzo 2021 - 21:16

Internal freeze il viaggio onirico di Alessandra Sorrentino

A un anno dalla prima chiusura dei teatri molti di noi si stanno chiedendo quando le cose ritorneranno alla normalità: non solo gli artisti e gli addetti ai lavori, anche

il pubblico sente l’esigenza di ritornare a teatro. Il 27 marzo finalmente il sipario potrebbe riaprirsi, questa data rappresenta un primo barlume di speranza importante per un nuovo inizio.

Come segno di fiducia per questa nuova fase, la danzatrice e regista Alessandra Sorrentino mette in scena un video-viaggio onirico all’interno del maestoso Teatro

Bellini di Napoli grazie a Daniele e Gabriele Russo. Nasce così INTERNAL FREEZE, una danza a porte chiuse che conduce lo “spettatore” nel mondo dell’inconscio,

trasportandolo in un flusso misterioso che scorre appena al di sotto del lockdown che stiamo vivendo e che è al tempo stesso sintesi oscura e luminosa di sorprendenti

metamorfosi. Consapevoli di trovarci in uno stand by che non si poteva prevedere, l’improbabile sta governando le nostre vite nella quale anche il silenzio è invogliato

a esprimersi per liberarsi da un’atmosfera surreale e mortificante che ci ha pervasi nell’ultimo anno.  Sorrentino crea una collaborazione artistica con due giganti della musica elettronica “Retina.it” 

( Lino Monaco e Nicola Buono) fondendo il corpo alla musica e congelando il racconto con la Video-Art. La narrazione esalta il

progresso della tecnologia che stiamo vivendo, surrogato delle esperienze reali, fino a renderlo il protagonista della nuova normalità.

L’individuo contemporaneo ha un’immagine riflessa di sè mediata dalla rete e dallo schermo del proprio smartphone, strumento fondamentale per restare connessi con gli altri.

Ma la connessione costante ci sta privando di una delle risorse più importanti nei momenti di sconforto: fare una pausa, riflettere e pensare in modo indipendente.

La Video-danza racconta e “abita” lo stato d’animo di tutti gli amanti del teatro costretti a vivere il profondo gelo avvertito senza stagioni teatrali sperando che il sipario di tutti i teatri possa presto riaprirsi.