Insulti su Facebook a Valerio Catoia, il ragazzo down che salvò una bimba in mare
Nel 2017 Valerio Catoia, un ragazzo down che all’epoca aveva 17 anni, salvò una bambina che rischiava di annegare in mare. Il ragazzo, appassionato di nuoto, sentì due ragazzine urlare, si precipitò tra le onde e riuscì a portare in salvo la piccola. Per tutti fu un eroe, tanto che Francesco Totti lo onorò di una maglia autografata, ma soprattutto il presidente Sergio Mattarella lo nominò Alfiere della Repubblica. Pochi mesi fa, su Facebook, qualcuno si è permesso di insultare pesantemente Valerio.
“Guardatelo, sembra un cane”, una delle frasi al ragazzo, che oggi ha 19 anni. Secondo quanto riporta Clemente Pistilli su La Repubblica, ora sulla faccenda sta indagando la polizia postale di Latina. Il papà di Valerio ha cercato di contattare gli amministratori della pagina, chiedendo loro di smettere con quelle frasi nei confronti del figlio, ma per tutta risposta è stato insultato anche lui e così si è rivolto alla polizia postale. Al momento il gruppo Facebook in questione non è più attivo e ora spetterà agli investigatori individuare i responsabili degli insulti e prendere provvedimenti nei loro confronti.
Gli insulti a Valerio Catoia
Nel gruppo Facebook, creato da utenti che sostengono di fare “humor nero”, è stato condiviso un articolo sulla storia del salvataggio da parte di Valerio. Molti utenti hanno cominciato a insultarlo pesantemente: “Ha usato il monogommone”, “Dowgnino”, “E non è un cane”, “Basta sparargli” (screen degli insulti riportati oggi dal quotidiano locale il Caffè). (Fanpage)